Si chiama “Bagno Borbonico, un tuffo nel passato” l’iniziativa teatrale del Florian, domani al Museo del Risorgimento di Pescara.
La visita-spettacolo, proposta nell’ambito della rassegna Teatro D’Autore e altri linguaggi, diretta da Giulia Basel, si terrà domani, sabato 10 marzo, a partire dalle ore 17.00, presso il Museo delle Genti d’Abruzzo. Un tuffo nel passato dell’antico Bagno Penale di Pescara per conoscere o riscoprire una parte importante della storia cittadina. Lo spettacolo, prodotto dal Florian Metateatro in collaborazione con Museo delle Genti D’Abruzzo, vede il testo firmato da Giulia Basel con Umberto Marchesani, Ermanno De Pompeis per l’ideazione e il progetto culturale del Museo del Risorgimento; ricerca storica Letizia Lizza, voci fuori campo Massimo Vellaccio e Giulia Basel.
“E’ uno spettacolo site-specific, ovvero un lavoro creato su misura per il Museo delle Genti dal Florian Metateatro-Centro di Produzione Teatrale. Uno spettacolo – afferma Paolo Verlengia – che parla della nostra città e della sua lunga e misconosciuta storia, ambientato in uno dei pochi luoghi di Pescara capace di testimoniare di un passato e di una identità. Il testo prende vita proprio nell’ala Risorgimentale del Museo delle Genti d’Abruzzo, ovvero nel luogo reale del carcere Borbonico di Pescara. Un prigioniero in abiti d’epoca ci attende dietro le sbarre e ci invita ad avanzare e ad addentrarci in quello che una volta è stato un carcere molto duro, creato dai Borboni all’interno della fortezza pescarese. Nel Bagno Penale venivano rinchiusi anche i patrioti arrestati nel corso delle repressioni dei moti rivoluzionari che avrebbero condotto al Risorgimento e all’Unità d’Italia. Attraverso parole del prigioniero ritroviamo una storia in cui Pescara ha avuto parte, a volte non secondaria, sentiamo vivere i muri e gli oggetti, immaginiamo ciò che è stato in quella che è una vera e propria scenografia naturale, testimone diretta delle vicende raccontate. Il sodalizio efficace registrato attraverso questo progetto tra le realtà del museo e del teatro suscita una riflessione: il lavoro meritorio svolto da musei assolutamente interessanti sul piano della capacità di proposta, come il Museo delle Genti, non può che trarre vantaggio dall’accostamento con il linguaggio teatrale, in termini di una comunicazione attrattiva ed interattiva”.
Il progetto Bagno Borbonico è nato da una prima collaborazione sul bagno penale di Pescara tra la Compagnia e il Museo, realizzata nel 2011 in occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia. Da quella sinergia sono nati gli schermi parlanti con le voci degli attori del Florian, ormai acquisizione permanente del museo.