Edizione 2015 del Premio Borsellino: Oggi la cerimonia conclusiva presso la sala consiliare del Comune di Pescara.
Impegno civile e sociale, giornalismo, cultura e legalità, queste le quattro storiche sezioni del Premio Borsellino giunto alla ventesima edizione e diventato nel tempo evento di riferimento nella lotta a tutte le mafie e tutela della legalità. Sala Consiliare del Comune di Pescara gremita per accogliere ed abbracciare i vincitori, magistrati, giornalisti, scrittori ma anche insegnanti, sacerdoti e persone impegnate nel volontariato e nel sociale. A ritirare la targa i giornalisti Arnaldo Capezzuto, Michele Albanese, Nello Trocchia, Domenico Iannacone, Fabrizio Feo; lo scrittore Vincenzo Ciconte; Rossano Ercolino leader del Movimento Rifiuti Zero; la dirigente scolastica del Liceo Classico d’Annunzio di Pescara Donatella D’Amico; il referente dell’associazione Libera per la Piana di Gioia Tauro Don Pino De Masi e Tony Gentile, il fotoreporter che scattò nel ’92 la splendida foto di Falcone e Borsellino insieme, divenuta vera e propria icona nella lotta alle mafie:
“Avrei voluto che questa foto non diventasse cosi famosa e che Falcone e Borsellino fossero ancora in vita, il fatto che la sua notorietà sia legata alla loro tragica fine mi suscita una sensazione di sofferenza, ma sono comunque fiero che sia diventata il simbolo della legalità”
Quattro i magistrati premiati: Il sostituto procuratore di Catanzaro Salvatore Dolce, in prima linea nella guerra contro la ‘Ndrangheta; Giandomenico Lepore ex procuratore capo di Napoli, Stratega efficace nella lotta contro i casalesi; Fausto Cardella, attuale procuratore capo a L’Aquila, ma uno dei magistrati inquirenti in Sicilia per la strage di Via D’Amelio e Francesco Le Voi, già Procuratore Capo di Palermo, coordinatore delle ricerche dei più noti latitanti mafiosi che, seppure commosso, si dice speranzoso sugli scenari futuri per quel che riguarda la lotta alla mafia:
“Nei giorni scorsi abbiamo arrestato a Bagheria molti personaggi legati alla Mafia e per la prima volta fondamentale é stato il contributo di 36 imprenditori che hanno deciso di dire no al pizzo e poi vedere questa sala piena di giovani mi fa pensare che il vento sta finalmente cambiando.”
A margine del Premio una piccola polemica del Coisp che ha poco gradito il premio consegnato nei giorni scorsi ad Ilaria Cucchi:
“Nel pieno rispetto del dramma familiare – ci riferisce Alessandro Rosato della segreteria regionale – troviamo fuori luogo il premio ad Ilaria Cucchi ma soprattutto la totale assenza di considerazione nei confronti delle tante vittime tra le Forze dell’Ordine nella quotidiana lotta alla criminalità organizzata”
Il servizio del TG8