“La Scuola” di Silvio Orlando per il penultimo appuntamento della Stagione di Prosa della Società della Musica e del teatro “Primo Riccitelli”.
Arriva a Teramo, per il penultimo appuntamento della Stagione di Prosa 2015/2016 della Società della Musica e del Teatro “Primo Riccitelli”, Silvio Orlando con uno spettacolo di grande successo cinematografico prima, teatrale poi. “La scuola”, testo di Domenico Starnone per la regia di Daniele Luchetti, vedrà l’attore sul palco del Comunale, insieme a una numerosa compagnia tra cui Maria Laura Rondanini e Marina Massironi, lunedì 7 marzo alle ore 21 e martedì 8 alle ore 17 per il turno pomeridiano e alle ore 21 per il turno serale.
“Era il 1992, anno in cui debuttò Sottobanco, spettacolo teatrale interpretato da un gruppo di attori eccezionali capitanati da Silvio Orlando e diretti da Daniele Luchetti. Lo spettacolo divenne presto un cult, antesignano di tutto il filone di ambientazione scolastica tra cui anche la trasposizione cinematografica del 1995 della stessa pièce che prese il titolo La scuola. Fu uno dei rari casi in cui il cinema accolse un successo teatrale e non viceversa. Lo spettacolo era un dipinto della scuola italiana di quei tempi e al tempo stesso un esempio quasi profetico del cammino che stava intraprendendo il sistema scolastico. ‘Ho deciso di riportare in scena lo spettacolo più importante della mia carriera; fu un evento straordinario, entusiasmante, con una forte presa sul pubblico’ dice Silvio Orlando. A vent’anni di distanza è davvero interessante fare un bilancio sulla scuola e vedere cos’è successo poi. Il testo è tratto dalla produzione letteraria di Domenico Starnone. Siamo in tempo di scrutini in IV D. Un gruppo di insegnanti deve decidere il futuro dei loro studenti. Di tanto in tanto, in questo ambiente circoscritto, filtra la realtà esterna. Dal confronto tra speranze, ambizioni, conflitti sociali e personali, amori, amicizie e scontri generazionali, prendono vita personaggi esilaranti, giudici impassibili e compassionevoli al tempo stesso. Il dialogo brillante e le situazioni paradossali lo rendono uno spettacolo irresistibilmente comico”