Esaminata dalla Regione la situazione dei conti del Consorzio Industriale Chieti Pescara.
Si è avviato anche il percorso con l’Anas per trovare una soluzione all’annosa vicenda dei mancati pagamenti degli espropri ai proprietari dei terreni dell’Asse Attrezzato”. Camillo D’Alessandro, consigliere regionale delegato, ha incontrato il collegio dei liquidatori dell’ente, assieme all’ex presidente Antonio Sutti (in carica fino allo scorso febbraio), l’attuale presidente Nicola D’Ippolito e i componenti Antonio Innaurato e Alberto Paone.
La situazione vede un attivo contabile pari a 5 milioni e 268 mila euro, rappresentato da terreni (2 milioni 625 mila euro) e crediti (2 milioni 177 mila euro). Il valore prudenziale di realizzo, però, si attesta a un milione e 340 mila euro. Il passivo, invece, è stato stimato in poco meno di 33 milioni di euro, di cui circa 18 milioni 800 mila fanno riferimento al valore degli espropri non pagati. I debiti verso i fornitori ammontano a 11 milioni, quelli tributari a un milione 288 mila e quelli verso gli istituti di previdenza a 872 mila.
Si è intervenuto sui contratti del personale (che passerà all’Arap), sull censimento delle aziende presenti nelle aree industriali di competenza (che sono 502), fino ad arrivare all’inventario di tutti i beni mobili e immobili dell’ente, che non era mai stato fatto prima. Con la ricostruzione della situazione contabile, ora sarà possibile conferire tutte le infrastrutture delle zone industriali del Consorzio all’Arap.
“Nella voce degli espropri – ha spiegato D’Alessandro – la metà riguarda gli indennizzi per i terreni su cui è stato costruito l’Asse Attrezzato, che sono al centro di una serie di contenziosi tra i proprietari e il Consorzio. Dall’Anas, però, abbiamo avuto la disponibilità ad aprire un confronto e scongiurare, così, il rischio di retrocessione delle aree agli stessi proprietari, che porterebbe alla chiusura della struttura viaria più importante dell’area Chieti-Pescara”.