Invito della Fiom agli esodati delle aziende metalmeccaniche reduci dalla mobilità per i quali si apre uno spiraglio per la pensione. Occorre fare la domanda entro il 1 marzo.
In una nota il sindacato puntualizza che la legge 208/2015 prevede a favore dei lavoratori posti in mobilità entro il 31.12.2011, nel limite di 6300 persone, la possibilità di andare in pensione. La disposizione riguarda anche tutte le lavoratrici e i lavoratori provenienti da aziende cessate o interessate dalle procedure concorsuali. Chi appartiene a questa categoria di esodati deve perfezionare i requisiti per il diritto alla pensione vigenti prima della legge 214/2015 entro la fine della mobilità. In particolare il diritto alla pensione può essere perfezionato, limitatamente ai cessati entro 31.12.2012, anche entro dodici mesi dalla fine della mobilità, a patto che vengano versati i contributi volontari. Le domande di accesso alla salvaguardia devono essere presentate entro e non oltre il 1 marzo 2016.
Si tratta di una situazione che potrebbe interessare molte aziende della provincia aquilana (Finmek di L’Aquila e di Sulmona, Presider, TZC, P&A Service, Intercompel, ed altre), ma anche di altre province abruzzesi
Al fine di non creare false aspettative, la Fiom Cgil invita i lavoratori a contattare il patronato INCA-CGIL al fine di verificare se hanno o meno quei requisiti con la speranza di poter rientrare nella soglia dei 6300.