Ancora brutte notizie per il mare inquinato. Abruzzo e Marche sono le due regioni “maglia nera” secondo Legambiente che ha presentato oggi a Roma i risultati conclusivi di Goletta Verde 2015.
A livello nazionale Su 266 campioni di acqua analizzati dal laboratorio mobile di Goletta Verde, il 45% è risultato con cariche batteriche superiori ai limiti imposti dalla normativa.
“Le differenti condizioni metereologiche riscontrate nei tratti di costa durante i campionamenti, i periodi in cui sono stati effettuati i prelievi e le caratteristiche morfologiche che variano di regione in regione – precisa Legambiente- non consentono la realizzazione di una classifica nazionale ma i dati confermano ancora una volta la buona performance della Sardegna, con qualche criticità riscontrata solo in corrispondenza di foci di fiumi o canali. Poche le criticità riscontrate anche nelle regioni dell’alto adriatico (Veneto e Friuli Venezia Giulia), complice anche il periodo di campionamento (ad inizio giugno quindi a stagione balneare appena cominciata). Le situazioni maggiormente critiche si registrano, invece, ancora una volta lungo le coste di Marche e Abruzzo, penalizzate anche dall’elevato numero di corsi d’acqua, canali e fossi che sfociano in mare. Situazione difficile anche in Sicilia: su 26 punti monitorati ben 14 sono risultati inquinati o fortemente inquinati”.
Per chiarezza, Legambiente sottolinea che il lavoro di Goletta Verde non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, né assegnare patenti di balneabilità, ma scatta un’istantanea utile per individuare i problemi della depurazione e ragionare sulle soluzioni.
Su www.legambiente.it/golettaverde in sezione Analisi, è possibile visualizzare la mappa interattiva del monitoraggio, con i punti di campionamento e i risultati delle analisi.