Apertura UE a un arbitrato salva-banche. Spiraglio anche per le obbligazioni Carichieti. Padoan: “Non rimborsi diretti, ma intervento caso per caso”. Intervento già nella legge di stabilità.
Qualcosa si muove per i risparmiatori degli istituti di credito che hanno visto scongiurare il fallimento per il “salvabanche”, ma per i quali i titoli obbligazionari sono diventati carta straccia da un giorno all’altro. Fermi restando due paletti: il divieto di rimborso diretto e il rispetto della normativa sugli aiuti di stato, come sottolineato anche ieri durante una trasmissione tv dal sottosegretario all’economia Zanetti. Nelle ultime ore proprio il suo ministro Giancarlo Padoan ha comunque delineato un percorso che potrebbe alleviare le conseguenze del caos, anche sul piano sociale:
“Il fondo con il quale il governo intende dare risposta ai piccoli risparmiatori colpiti dal decreto di salvataggio delle quattro banche avrà un contributo anche da parte delle banche” -ha detto il titolare del Mef, mentre si ipotizza una consistenza di circa 100 milioni che potrebbero essere reperiti già nella legge di stabilità. Al fondo, per evitare di incorrere nelle sanzioni per gli “aiuti di Stato” quasi certamente parteciperanno alcuni stessi istituti di credito.
Dall’Unione Europea è arrivato contemporaneamente un segnale di apertura all’ipotesi di arbitrato, rendendo possibile “esigere compensazioni dalle banche per possibili vendite inappropriate di obbligazioni rifacendosi alle esperienze passate in altri paesi dell’UE con simile situazioni”.