I pensionati per invalidità in Abruzzo sono più degli addetti in imprese artigiane attive. Lo rivela Confartigianato Abruzzo.
I titolari di pensione per invalidità civile, per l’esattezza sono 68.471. Sono invece 62.990 gli addetti attivi del settore dell’artigianato. Il dato colloca la regione al nono posto della classifica nazionale, guidata da Campania, Calabria e Sicilia. In Italia ci sono 2.626.676 pensionati per invalidità civile, pari al 93,% dei 2.823.775 addetti delle imprese attive artigiane.
Le imprese artigiane attive in Abruzzo, rispetto al secondo trimestre del 2014, sono diminuite del 3%: è la flessione più consistente tra le regioni del Mezzogiorno. Il tasso di occupazione è calato dell’1,1% rispetto al 2013 e raggiunge quota -4,9% considerando complessivamente gli anni della crisi (2008-2013).
Alla luce della ventilata ipotesi di anticipare l’intervento per attenuare la tassazione di impresa nel Mezzogiorno attraverso una manovra sull’Ires, Confartigianato ha rilevato che in termini di base imponibile, l’incidenza al sud è più bassa rispetto al totale che deriva da impresa e lavoro indipendente. L’Abruzzo non si discosta troppo dalle altre regioni: infatti il reddito Irpef da lavoro autonomo e da impresa rappresenta il 64% del totale ed è pari a 1.747 milioni di euro a fronte dei 985 milioni dell’Ires.