Si chiama ‘Campese, pollo allevato all’aperto in Abruzzo’ ed è un progetto di zootecnia imprenditoriale che arriva anche nella nostra regione.
Il progetto “Campese, pollo allevato all’aperto in Abruzzo’, già sperimentato in altre regioni, può rappresentare anche per la zootecnica abruzzese una importante occasione di sviluppo, incentivando soprattutto i giovani che vogliono avviare un’attività del genere. Ne è convinto l’assessore regionale Dino Pepe che ha ribadito il proprio interesse ‘amministrativo’ nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto che vedrà protagonista il gruppo Amadori. Un terreno, un’idea imprenditoriale e la sinergia tra pubblico e privato: questi gli ingredienti di ‘Campese, pollo allevato all’aperto’. Amadori, azienda leader nel settore presente in Abruzzo fin dagli anni ’80 con allevamenti, mangimifici, incubatoi, stabilimenti e filiali commerciali con 2000 dipendenti, intende potenziare la propria filiera integrata proponendo agli agricoltori abruzzesi la possibilità di diventare allevatori del Campese, pollo allevato all’aperto e prodotto di eccellenza dell’azienda. Questa iniziativa imprenditoriale può rappresentare, come già successo in Puglia, un buon sostegno economico al territorio e una significativa integrazione al reddito agricolo. Per potersi candidare è necessario possedere un terreno agricolo di almeno 2,5 ettari. Non è indispensabile avere esperienza precedente di allevatore, poiché Amadori si propone di affiancare il candidato in tutte le fasi. Ulteriori info sul sito della Regione Abruzzo e naturalmente su quello dell’azienda.