Alla Honda di Atessa crescono i timori sindacali per lo stop all’unica linea produttiva. Annunciato lo stato di agitazione.
Lo stabilimento in Val di Sangro, unico in Europa per la produzione di due ruote del colosso nipponico, potrebbe perdere a partire dal 2016 la linea di costruzione dei motori degli scooter Pcx che arriverebbero già assemblati dal Sud est asiatico. A tal proposito, i sindacati si sono già riuniti decidendo per una linea comune destinata, intanto, a far svelare i veri piani industriali ai vertici Honda. Per giovedì 12 novembre le sigle sindacali unite hanno indetto un’assemblea con i lavoratori, direttamente in fabbrica, e per il giorno successivo è convocata una conferenza stampa per illustrare le decisioni intraprese. L’assemblea dei lavoratori deciderà, dunque, a che livello portare lo stato di mobilitazione e quali azioni saranno adottate nell’immediato. La Honda di Atessa resterebbe a tutti gli effetti una mera fabbrica di assemblaggio pur essendo composta da operai ad altissima specializzazione meccanica e ingegneristica.