Camere di commercio: l’Abruzzo e la riforma Madia

Camere di commercio: l’Abruzzo e la riforma Madia, tra accorpamenti e nuove funzioni. Le principali novità sul riordino delle Camere di Commercio, introdotte dalla cosiddetta “Riforma Madia”, approvate delle associazioni di categoria abruzzesi.

La riforma Madia è destinata a modificare profondamente il vecchio assetto delle Camere di Commercio italiane, che dovrebbero passare da 105 a 60. Per attuare la riduzione si terrà conto del numero di imprese iscritte, la soglia minima è stata fissata a 75.000. Tra i nuovi compiti delle Camere di Commercio dovrà figurare anche l’azione di supporto all’internazionalizzazione delle imprese, con l’obiettivo di promuovere il sistema italiano nei mercati esteri e tutelare il “Made in Italy”. Inoltre, dovranno essere messe in campo iniziative mirate all’innovazione e alla digitalizzazione. Su questi temi si sono confrontate le associazioni di categoria dell’Abruzzo, che oggi a Pescara hanno illustrato i contenuti del documento congiunto sottoscritto sulla “Riforma Madia”, in particolare sulla parte che riguarda le CCIAA regionali. Alla firma erano presenti i vertici regionali di Ance, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato, Confesercenti e Confindustria. Le associazioni hanno sottolineato come – rimanendo nell’ottica della riforma e salvaguardando la necessità di spending review – occorra procedere attuando una ripartizione equanime degli uffici, allo scopo di evitare il depauperamento di alcuni territori a vantaggio di altri. In definitiva, le associazioni di categoria firmatarie del documento guardano con attenzione alla Riforma Madia, anche nella parte che riguarda il riassetto complessivo della Pubblica amministrazione. In particolare, rispetto al sistema camerale, le associazioni sono pronte a lavorare per quello che potrebbe essere l’obiettivo futuro, una governance unitaria ed organica del sistema camerale abruzzese. Tradotto in parole povere, una sorta di un’unica Camera di Commercio  regionale. Il documento sottoscritto oggi sarà inviato agli interlocutori istituzionali, con lo scopo di aprire un confronto costruttivo.

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