Crollo, a causa dell’embargo, l’export abruzzese verso la Russia decretando un – 69,7%, pari a meno 229,1 milioni di euro persi tra il 2013 (328,5 mln) e il 2015 (99,4 mln). Allarme lanciato da Confartigianato Abruzzo.
Assegnata all’Abruzzo la ‘maglia nera’ d’Italia per i dati relativi all’export: con il suo meno 69,7%, pari a meno 229,1 milioni di euro tra il 2013 e il 2015, per Confartigianato Abruzzo è allarme vero. A parlare di situazione drammatica, citando i dati di uno studio della Cgia di Mestre, è il presidente di Confartigianato Abruzzo, Luca Di Tecco, sottolineando la necessità di “avere risposte immediate dalla politica regionale”.”E’ arrivato il momento delle risposte – aggiunge il presidente di Confartigianato – ai nostri associati e a tutti gli operatori abruzzesi. La cosa certa è che la crisi può essere gestita e frenata solo con un intervento diretto della Regione: è di vitale importanza, ad esempio, il ripristino del volo Pescara-Mosca istituito nel 2014 e misteriosamente soppresso dopo pochi giorni, nonostante il boom di prenotazioni; una soppressione davvero sconcertante”.”Apprezziamo gli sforzi del governatore D’Alfonso, anche su nostra sollecitazione, per far sì che Ryanair non lasci l’Abruzzo – dice invece il presidente di Confartigianato Commercio Pescara, Massimiliano Pisani – ma analogo impegno serve per istituire immediatamente collegamenti da e per la Russia. Non volendo considerare i grandi hub aeroportuali come Roma e Milano, che hanno ben 22 collegamenti giornalieri, è significativo il caso della Toscana: nonostante l’embargo ha incrementato le esportazioni del 20,9%, sfruttando al meglio gli aeroporti minori, come quello di Pisa”. Un dato su tutti: in Toscana, lo scontrino medio di ogni cittadino russo è di 700 euro!