Anche in Abruzzo sciopero nei centri commerciali per il ritardo nel rinnovo del contratto nazionale, scaduto nel 2013.
Il mancato rinnovo del contratto di lavoro spinge alla protesta i lavoratori dei centri commerciali, che oggi scendono in piazza per le loro rivendicazioni. Lo sciopero, che investe un turno completo di otto ore, è stato promosso in tutta Italia da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. In Abruzzo la protesta ha come punto di riferimento il Centro d’Abruzzo di San Giovanni Teatino, dove i lavoratori si riuniscono per la manifestazione regionale. Questa mattina alle 10 mini-corteo con flash mob e invasione pacifica della rotatoria antistante l’ingresso. Lo sciopero punta a sollecitare le aziende aderenti a Federdistribuzione affinchè applichino tutte le parti del contratto, compresa quella economica, che prevede un aumento di 85 euro al rinnovo. Il ritardo si aggiunge ad una crisi già in atto in alcuni iper dell’area metropolitana, alle prese con riduzioni di personale. Secondo la Cisl le richieste avanzate dalla grande distribuzione sono irricevibili in quanto lesive della dignità e della qualità della vita dei dipendenti. I punti in discussione, secondo il sindacato, non vertono tanto sull’aspetto economico, quanto sull’attacco ai diritti dei lavoratori.