Migranti Abruzzo: i numeri nel XXIV Rapporto Caritas. Dai barconi all’ordine pubblico, dai rifugiati al terrorismo, dall’accoglienza alla delinquenza, non c’è argomento di attualità che non comprenda, con declinazioni diverse e talvolta opposte, il tema dei migranti.
Mentre l’Italia conta arrivi, partenze e morti, ogni regione sciorina i propri numeri, a cominciare dai rifugiati, che in Abruzzo e Molise sarebbero circa un terzo dei circa 22.000 provenienti da zone di guerra o di carestia e accolte da strutture ecclesiali. Il Rapporto Immigrazione della Caritas e della Fondazione Migrantes, illustrato nei giorni scorsi a Chieti, testimonia che l’Abruzzo accoglie poco più di 84.000 stranieri dei quasi 5 milioni residenti in Italia. Per la precisione, a gennaio 2014 la popolazione straniera residente nella nostra regione di 84.285 unità (54,7% donne), ossia il 6,3% dell’intera popolazione regionale, cifra inferiore alla media nazionale dell’8,1%. Le comunità più numerose sono: rumena, albanese, marocchina, macedone e cinese, che in tutto rappresentano il 65,7% degli stranieri, con i rumeni al 30%. Il 56,1% degli stranieri presenti risiede nelle province di L’Aquila e Teramo. Se guardiamo i dati sull’occupazione regionale, il 7,6% (35.258) degli occupati è straniero, con prevalenza di rumeni, marocchini, albanesi e ucraini. I titolari di imprese extra-UE sono 7.387, ossia il 2,4%, meno del dato nazionale al 4,5%. Tra i Paesi che, nel mondo, ospitano il maggio numero di migranti figurano Stati Uniti e Federazione Russa (complessivamente, un quarto del totale). Poi Canada, Australia, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Germania, Regno Unito, Francia e, agli ultimi posti, Spagna e Italia. Alla presentazione del XXIV Rapporto Immigrazione di Caritas Italiana e Fondazione Migrantes era presente anche l’arcivescovo teatino, monsignor Bruno Forte, che ha sottolineato come, parlando di immigrati, sia importante sapere che si parla di persone, e non di numeri. Nell’incontro sono stati diffusi anche i dati nazionali sul ruolo degli stranieri nell’economia italiana. Nel 2014, hanno prodotto l’8,8% della ricchezza nazionale, pari a oltre 123 miliardi di euro. Non a caso, al rapporto immigrazione è stato dato come titolo: “Migranti, attori di sviluppo”.