“Il Mercatone Uno di San Giovanni Teatino è salvo e sta per riaprire”, lo assicura il vice presidente della Regione, Giovanni Lolli.
E’ stato Giovanni Lolli, Vicepresidente della Regione Abruzzo, a comunicarlo telefonicamente in mattinata al Sindaco di San Giovanni Teatino, Luciano Marinucci: “Il Mercatone Uno di san Giovanni Teatino è salvo.” I dipendenti, del punto vendita di Sambuceto, in cassa integrazione da giugno 2015, possono dunque tirare un sospiro di sollievo.
“Ho appena lasciato il tavolo del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) dove abbiamo ottenuto un grande risultato: Il Mercatone Uno di Sambuceto è stato inserito nel perimetro nazionale dell’azienda, – ha comunicato il vicepresidente Lolli al sindaco Marinucci – pertanto possiamo annunciare ai 37 lavoratori in cassa integrazione a zero ore dallo scorso mese di giugno, che lo stabilimento di Sambuceto rientra nel piano di ristrutturazione: è salvo e sta per riaprire. Determinante per questo risultato la forte coesione tra le istituzioni, parti sociali e lavoratori che ho sentito sempre molto vicini e compatti nel sostenere la mia azione presso il ministero. In Abruzzo siamo riusciti a salvare tutti e tre i punti vendita di Mercatone Uno (Scerne di Pineto, Colonnella e Sambuceto), tanti posti di lavori e importanti entrate per tante famiglie”.
Il Sindaco Marinucci ha ringraziato Lolli e ha commentando così la notizia.
“Quando tutto sembrava perso e non ci fossero più speranze è stata premiata la tenacia di chi ci ha creduto fino alla fine ed ha avuto ragione. Per questo voglio ringraziare di cuore e a nome di tutti i lavoratori e le loro famiglie il Vicepresidente Lolli. Merito anche alla nostra determinazione e al lavoro di squadra di tutte le istituzioni. D’altronde dalla nostra parte c’erano anche i numeri del punto vendita di Sambuceto, tra i più importanti e sempre in attivo”.
Lolli ha poi telefonato a Bruno Di Federico della UIL TUCS che ha seguito quotidianamente la vertenza degli oltre 30 lavoratori del punto vendita a rischio chiusura, sin dalla richiesta di concordato preventivo al tribunale di Bologna e comunicata dall’azienda il 19 marzo 2015. Di Federico ha espresso soddisfazione per i lavoratori e per l’operato di Lolli.