Decine di associazioni contro la proposta di Decreto del Governo sulla nuova Valutazione di Impatto Ambientale: appello a parlamentari e Regione Abruzzo del Forum H2O.
“Dossier Grandi opere, non è questa la V.I.A. con tutte le criticità, su 90 categorie di opere si esclude totalmente la partecipazione di cittadini ed enti locali. L’Abruzzo rischia tanto, competenze trasferite a Roma dalle regioni alla faccia del Referendum del 4 dicembre”, così il Forum H2O che si rivolge a Regione e parlamentari per cambiare il Decreto. Sono diversi i rappresentanti delle associazioni abruzzesi che hanno firmato l’appello nazionale contro il nuovo decreto sulla V.I.A. del Governo Gentiloni.
“Il Decreto, ora all’esame delle commissioni di Camera e Senato e della Conferenza Stato-Regioni – scrivono le associazioni – rischia di avere conseguenze molto più dirompenti e gravi del famigerato Sblocca Italia varato nel 2014. I cittadini e gli enti locali abruzzesi rischiano il bavaglio su ben 90 categorie di opere, dall'”airgun” alla coltivazione dei giacimenti petroliferi, dalle cave alle discariche. Un Decreto che ammette la V.I.A. in sanatoria e postuma, ad opere realizzate. Il territorio abruzzese come quello delle altre regioni rischia tantissimo, anche perché il Decreto prevede il trasferimento delle competenze dalle regioni allo Stato su molte opere. Sono decine le associazioni e i comitati che in tutta Italia si stanno mobilitando contro il provvedimento. Lanciamo l’appello a Regione e parlamentari affinché evitino questo scippo di democrazia, un tentativo di imporre nei fatti – concludono le associazioni – ciò che è stato bocciato con il Referendum costituzionale del 4 dicembre”.