Stabilimenti all’asta: la protesta dei balneari. Ci saranno anche 300 imprenditori balneari abruzzesi alla manifestazione di protesta a Marina di Carrara per far sentire la loro contrarietà alla bocciatura della proroga delle concessioni demaniali.
Com’è ormai noto, il futuro degli imprenditori della balneazione dipende dalla Corte Europea e dalla “Bolkestein”, una Direttiva che vuole mettere all’ asta le concessioni demaniali. Nell’attesa della ppronuncia, il Governo Renzi provvide con la Legge di Stabilità per non infrangere la normativa. Ma, nel dicembre scorso, c’è stato un primo parere negativo circa la proroga delle concessioni al 2020 ed è rimasta ferma la volontà di porre al 2015 il termine ultimo dei titoli concessori. Cosicché, già da questa estate, i balneari potrebbero perdere la disponibilità degli arenili. Gli imprenditori del settore ritengono di non essere in grado di contrastare le pretese delle multinazionali che potrebbero fare un solo boccone delle concessioni più appetibili. I balneari temono di vedere svanire nel nulla decenni di lavoro e di investimenti, nel caso dovessero perdere la gara. In attesa del pronunciamento della Corte di Giustizia del Lussemburgo, previsto entro la fine della prossima primavera, il timore è che che la prossima estate gli stabilimenti balneari potrebbero essere dichiarati abusivi e quindi messi all’asta dall’Europa. Si cercano soluzioni e strade alternative da percorrere.