I consiglieri di Forza Italia, Sospiri e Febbo, presentano il progetto di legge “Impresa Abruzzo”: “Dopo due anni di promesse adesso una proposta per agevolare aziende e occupazione”.
“Tracciare la traiettoria giusta incidendo nella nostra economia, promuovendo sia la crescita del sistema produttivo sia la capacità di innovazione del contesto territoriale e sociale dell’Abruzzo e, soprattutto, avviare quel processo di sburocratizzazione necessario per facilitare l’approccio degli imprenditori nei processi di investimento sul territorio”. Questo l’obiettivo principale del progetto di Legge regionale “Impresa Abruzzo Competitività – Sviluppo – Territorio” che vede il capogruppo di Forza Italia Lorenzo Sospiri come ideatore e primo firmatario e presentata questa mattina in conferenza stampa unitamente al collega di partito Mauro Febbo e da Sandro Marinelli, sindaco di Pianella.
“Dal giorno del suo insediamento – affermano Sospiri e Febbo – il Presidente D’Alfonso ha annunciato una precisa e specifica Legge con l’obiettivo di aprire la Regione Abruzzo alle esigenze delle imprese e creare occupazione. Dopo due anni di promesse nulla è stato fatto e oggi invece presentiamo una vera e sostanziale proposta legislativa capace di innescare un vero e proprio shock alla nostra economia. Inoltre mercoledì scorso Impresa Abruzzo ha iniziato anche il suo iter amministrativo all’interno dei lavori della Commissione dove chiedere di confrontarsi con i portatori d’interesse. Infatti la nostra proposta, semplice ma incisiva nei sui 11 articoli, intende favorire il rilancio produttivo partendo dai settori strategici e contrastando la delocalizzazione attraverso azioni di fiscalità di vantaggio e altri opportuni interventi atti ad agevolare le imprese, in particolare quelle che si impegnano a mantenere in Abruzzo la loro presenza, salvaguardando l’occupazione ed il lavoro. Ancora, promuovere il mercato e l’internazionalizzazione, sostenendo in particolare: la capacità delle imprese di sviluppare e ampliare le proprie prospettive di mercato; l’internazionalizzazione del sistema imprenditoriale, consolidando nel territorio l’attività di ricerca e sviluppo e favorendo la collaborazione non delocalizzativa con le imprese straniere; la tutela della proprietà intellettuale e la sensibilizzazione dei consumatori; la tutela e la promozione dei prodotti tipici locali e delle produzioni industriali delle imprese dell’Abruzzo anche a livello internazionale”.
Il sindaco di Pianella, Sandro Marinelli aggiunge che:
“Nello specifico – sottolinea il sindaco Marinelli e fautore della proposta legislativa – gli strumenti e le azioni da mettere in atto per il raggiungimento dei sopraelencati obiettivi sono rappresentati da accordi per la competitività: consistenti in strumenti negoziali favorendo il coinvolgimento di pubbliche amministrazioni, imprese, aggregazioni di imprese, distretti e filiere di piccole e medie imprese e enti bilaterali, con contestuale coinvolgimento dei comuni, delle province, delle camere di commercio industria artigianato agricoltura, delle parti sociali e degli ordini professionali, anche avvalendosi delle agenzie per le imprese. Riduzione del carico fiscale: nella riduzione dell’imposizione fiscale di spettanza regionale gravante sulle imprese, anche attraverso risorse derivanti dal recupero dell’evasione fiscale. Accesso al credito: da parte delle imprese abruzzesi, attraverso lo sviluppo di un sistema abruzzese delle garanzie e del credito. Agevolazioni: consistenti in misure volte a sostenere la liquidità delle imprese. Costi energetici: attraverso una revisione del sistema di produzione, trasporto e distribuzione dell’energia stessa.”
“Siamo convinti – concludono i consiglieri regionali di Forza Italia Sospiri e Febbo – come la nostra proposta di Legge Impresa Abruzzo sarà capace di produrre Pil e crescita. In questo momento difficile dove abbiamo segnali positivi di ripresa la Regione Abruzzo ha il dovere di essere più competitiva e più coraggiosa al fine di trainare la nostra economia fuori da quella palude burocratica e artificiosa dove è finita in questi anni”.
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