E’ il comparto dell’automotive pescarese a far salire l’export regionale, il date si basa sullo studio realizzato da Aldo Ronci per la Cna Abruzzo.
I dati relativi al primo trimestre del 2018 attestano che, dei 144 milioni di euro in più realizzati rispetto allo stesso periodo del 2017 (2.201 milioni contro 2.057), circa la metà, ben 71 sono frutto della performance della provincia adriatica, che rispetto registra un incremento pari al 53%.
“Un dato sorprendente – commenta la Cna – visto e considerato che il Pescarese non ha mai brillato particolarmente sul fronte delle esportazioni, ma che diventa se possibile ancor più curioso se si osservano le cifre in controluce. A spingere verso l’alto le vendite all’estero della provincia di Pescara sono stati i mezzi di trasporto: l’83% di tutto l’aumento regionale si concentra infatti qui, con 52 milioni di euro”.
Chieti, da sempre polo d’eccellenza del settore, si è fermata a 13 milioni di incremento. Pescara accresce l’export dei mezzi di trasporto del 473,1%, Chieti dell’1,3%.
“A fronte del balzo della provincia adriatica, che cresce e non solo grazie ai mezzi di trasporto (71 milioni di aumento, contro i 32 di Teramo, i 28 di Chieti e i 13 dell’ Aquila), in generale i primi tre mesi dell’anno sono stati largamente positivi per tutta la regione, il cui export ha segnato complessivamente un incremento del 7% rispetto allo stesso trimestre del 2017, contro una media nazionale del 3,3%: risultato che vale il quinto posto tra le regioni italiane”.
Un risultato positivo anche per il direttore regionale della Cna, Graziano Di Costanzo:
“Adesso però deve trasformarsi in un volano di sviluppo anche per quei settori, come la micro impresa e l’artigianato, da anni fuori dal circuito della ripresa e ancora in attesa di quel rilancio che i numeri sull’export rivelano invece alla portata di imprese più strutturate. A sottolineare lo stato di salute delle nostre esportazioni contribuiscono anche i dati degli altri settori, molti dei quali più strettamente legati ai sistemi produttivi locali”.
Numeri positivi anche dall’abbigliamento (19 milioni in più, e +20,9% di incremento), gomma (15; +9,1%), prodotti in metallo (12; +12,2%), prodotti chimici (11; +18%), prodotti alimentari (9; +7,3%), materiali elettrici (6; +10,2%). Destinazione privilegiata dell’export regionale sono i Paesi appartenenti alla Unione europea (82 milioni) rispetto agli altri (62 milioni). Quanto ai prodotti agroalimentari, sono passati dai 141 milioni del primo trimestre del 2017 ai 151 del primo trimestre del 2018, ottenendo un incremento di 10 milioni di euro, e un aumento del 7%, pari al doppio del dato nazionale (3,3%).