Scuola: manifestazione Nastrini Uniti a Pescara

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I Nastrini Liberi Uniti hanno manifestato davanti all’Ufficio Scolastico di Pescara e una delegazione di docenti è stata ascoltata dai dirigenti: in settimana dovrebbero concludersi le trattative tra MIUR e sigle sindacali per la stipula del contratto per le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie per il futuro anno scolastico.

Di seguito il comunicato dei docenti

“Tanta è l’angoscia che in questi giorni assale molti dei docenti assunti in fase B e C dalla Buona Scuola, ma poi destinati fuori dalle proprie regioni dalla mobilità forzata e piena di errori dello scorso anno. La chiusura da parte del MIUR rispetto alla deroga al vincolo per le AP per tutti è stata ribadita più di una volta nelle dichiarazioni della Ministra Fedeli. Di fronte ai tagli operati all’organico delle regioni del Sud (69 cattedre sono state tagliate complessivamente in Abruzzo), ed al dato di fatto che su circa 500 cattedre consolidate tra sostegno e posti comuni nella nostra regione solo il 30% sarà riservato ai trasferimenti, ci appare assurdo che si voglia negare la possibilità a tutti i docenti che non otterranno il trasferimento definitivo di poter almeno chiedere (senza alcuna certezza di ottenerla) l’assegnazione provvisoria per ricongiungersi ai propri familiari. Ricordiamo che i docenti abruzzesi trasferiti lo scorso anno fuori regione sono intorno ai 400. Per questo il movimento dei Nastrini Liberi Uniti, presente anche in Abruzzo, aderisce alle diverse iniziative che, in questi giorni di trattative sulla deroga alle assegnazioni provvisorie, tutti i gruppi di docenti discriminati dalla L.107 porteranno avanti per far sentire la propria voce. Hanno manifestato, ieri 6 giugno, davanti all’USP di Pescara e una delegazione nutrita è stata ricevuta dal Dirigente Dott. Carlo Pisu e dalla funzionaria dott.ssa Marisa Di Cioccio” .

 

“Il dirigente – spiegano i docenti – ha ascoltato nostre istanze e ci ha assicurato che le riporterà alle sede centrale del ministero. Dall’altro lato ha confermato i tagli all’organico denunciati anche dai sindacati. Noi siamo consapevoli che gli uffici scolastici provinciali non sono i diretti responsabili della situazione in cui ci troviamo e che non possono neppure direttamente risolverla, ma vista la grave situazione in cui ci troviamo non possiamo fare meno di portare anche in questi luoghi l nostra voce e chiedere ai dirigenti degli usp dei nostri territori di farsi carico delle nostre istanze.”