Interventi straordinari e strutturali per riportare alla normalità le aree colpite dal sisma: questo il tema al centro di un incontro, a Roma, a cui hanno partecipato i vertici di Confcommercio Abruzzo.
Al Tavolo Nazionale Confederale hanno preso parte il vice Presidente Renato Borghi e del Direttore Generale Francesco Rivolta. Superata la fase emergenziale per affrontare le devastanti conseguenze degli eventi sismici che hanno colpito le regioni dell’Italia centrale, mettendo in ginocchio intere popolazioni e azzerando in molti Comuni le attività economiche, occorre ora costruire un serio piano di sviluppo da inserire all’interno della programmazione economica e finanziaria del prossimo triennio. Un piano che preveda misure e risorse eccezionali indispensabili per ripristinare il sistema infrastrutturale e ricostruire l’attrattività turistica dei territori, ma soprattutto per ridare speranza e dignità a migliaia di famiglie e lavoratori e rimettere in piedi le attività produttive, a partire da quelle commerciali, turistico-ricettive, dei servizi e dei trasporti. E’ questa l’indicazione principale emersa dall’incontro svoltosi ieri tra Confcommercio e le sue Associazioni territoriali e di categoria di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria per fare il punto sulla situazione nelle zone terremotate.
“La prima cosa da fare – si legge in una nota di Confcommercio – è quella di istituire, a livello di Governo, Regioni, Protezione civile, una regia operativa realmente efficace per gestire in maniera organica e coordinata gli interventi su tutti i territori, anche con il supporto delle organizzazioni di imprese; il secondo aspetto emerso dal tavolo è la necessità di semplificare e omogeneizzare testi, norme e procedure per consentire una più facile, veloce e uniforme esecuzione di tutte le operazioni di assistenza, sostegno e ricostruzione del tessuto economico e sociale; occorre poi individuare la possibilità di riconoscere alle aree colpite dal sisma una serie di agevolazioni che non si limitino solo a semplici proroghe, ma prevedano, in una logica di medio-lungo periodo, soluzioni straordinarie e strutturali come ad esempio, leggi speciali, zone franche, tassazione ridotta sul modello irlandese ed anche la valutazione e il riconoscimento del danno indiretto come già accaduto nel 1997 in occasione del terremoto in Umbria e Marche. Confcommercio – prosegue la nota – ritiene quindi urgente riattivare e rendere permanente il tavolo di lavoro istituito all’indomani del sisma del 24 agosto scorso tra Governo, Regioni, Protezione civile e parti sociali per programmare e mettere a punto tutte le azioni e gli interventi necessari per riavviare la ripresa economica e il ritorno alla normalità per la cittadinanza e gli imprenditori delle zone colpite. Abbiamo richiesto ed ottenuto questo incontro che si è dimostrato utile e proficuo. Tutte le nostre proposte sono state condivise con tutti i colleghi delle altre regioni interessate, ed accolte come linea guida dell’azione della Confederazione Nazionale nei confronti del Governo nazionale. In sintesi la nostra posizione, che da tempo sosteniamo con forza e convinzione, è quella di richiedere oltre che provvedimenti di natura emergenziale, anche e soprattutto interventi strutturali quali la perimetrazione di un’area franca o l’equiparazione delle agevolazioni che da decenni caratterizzano le province e le regioni a statuto speciale per le province colpite da eventi catastrofici negli ultimi anni nel Centro Italia. Senza scelte di questo tipo il nostro tessuto economico produttivo e sociale non sarebbe più in grado di reagire con le sole proprie forze e questo devono comprenderlo bene sia il Governo Nazionale che quello Regionale e bisogna dirlo con chiarezza che se questo non dovesse accadere la politica si assumerebbe la responsabilità a tutto tondo di osservare lo sgretolamento di un rilevante pezzo del Paese restando ignava ad osservarne il declino irreversibile e definitivo. Ci auguriamo e siamo fiduciosi che ciò non avverrà perché noi comunque non resteremo silenti, anzi, in quel malaugurato caso ci vedremo costretti dalla nostra base ormai sfinita, a forti iniziative di protesta senza precedenti nella storia del sindacalismo abruzzese”.
Questo, a margine dell’incontro svoltosi presso la sede nazionale di Confcommercio a Roma, alla presenza del Vice Presidente Renato Borghi e del Direttore Generale Francesco Rivolta, hanno dichiarato all’unisono il Presidente ed il Direttore Regionale di Abruzzo Confcommercio Roberto Donatelli e Celso Cioni.