Cibo: in Abruzzo il turista “trasgredisce”

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In Abruzzo il turista trasgredisce e sperimenta il cibo peculiare della nostra regione: è uno dei dati emersi da una ricerca dell’Università delle Marche, voluta dalla Camera di Commercio di Pescara in collaborazione col gruppo Gabrielli.

La ricerca esplora gli stili comportamentali e alimentari dei turisti che arrivano in Abruzzo. L’indagine segue quella del 2013 volta a individuare come il comportamento del turista si modifichi in relazione al contesto vacanziero in cui si trova. I turisti sperimentano cibi nuovi, per loro, tipici dell’Abruzzo e che assaporano nella nostra regione. Non solo, in diversi casi si vive una vacanza all’insegna della trasgressione culinaria. Se poi nel 2014 l’Abruzzo non era troppo “internazionalizzato” cioè conosciuto all’Estero, nel corso del 2015 c’è una ripresa, ha spiegato il pro rettore dell’Università politecnica delle Marche, Gian Luca Gregori che si augura si possa continuare in questa direzione perché il turismo dall’Estero è fondamentale per le piccole e medie imprese. Il presidente della camera di Commercio, Daniele Becci, spiega poi che il turista che arriva in Abruzzo è sempre più salutista, sperimentatore di nuovi cibi e sapori, sta attento all’aspetto economico ma è anche “trasgressivo”, ossia va al di là, almeno per il tempo della vacanza, delle sue quotidiane abitudini alimentari.