Secondo l’indagine del Cresa, in Abruzzo ci sono segnali di ripresa economica, sebbene perdurino criticità occupazionali.
Il sistema manifatturiero abruzzese mostra incrementi di produzione e fatturato, sia totale che estero, sebbene perdurino criticità occupazionali. Il clima di opinione è in miglioramento. Le grandi imprese
registrano le migliori performance degli indicatori rispetto allo scorso anno. E’ quanto emerge dall’indagine congiunturale condotta dal Cresa, il Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali istituito dalle quattro Camere di Commercio. Stando all’indagine, rispetto al secondo trimestre 2014 la
produzione è aumentata del 3,4%, il fatturato del 4,1%, il fatturato estero del 3,5%, mentre l’occupazione è calata dello 0,6%. Sulla produzione hanno influito, in particolare, gli andamenti registrati da mezzi di trasporto, elettromeccanica ed elettronica (+9,6% e +4,3%) positivi e superiori alla media regionale. Registrano l’aumento maggiore, pari al doppio della media, le grandi imprese. Le imprese medie e quelle piccole continuano a mostrare una dinamica positiva, ma inferiore. Anche il fatturato cresce a livello tendenziale (+4,1%) e, come per la produzione, grazie in particolare alla fabbricazione di mezzi di trasporto (+12,3%). Tutti gli altri comparti, tra cui soprattutto la metalmeccanica, risultano in crescita, ma fanno eccezione la lavorazione di minerali non metalliferi e l’elettromeccanica ed elettronica. La dinamica del fatturato è stata influenzata anche dalla domanda proveniente dai mercati internazionali. Il fatturato estero, infatti, è cresciuto in misura apprezzabile (+3,5%) con risultati particolarmente brillanti nella produzione di mezzi di trasporto e nella metalmeccanica.
Il portafoglio ordini aumenta, in particolare crescono gli ordini interni (+4,0%). Si tratta, secondo il Centro studi, di un segnale positivo, perché “conferma l’inversione di tendenza rilevata nel trimestre precedente, oltretutto con un sensibile incremento dell’intensità e ampliamento del numero di settori
coinvolti”. Gli ordini esteri sono cresciuti leggermente meno (+2,9%) di quelli nazionali, ma l’aumento coinvolge un maggior numero di comparti tra cui il chimico-farmaceutico (+7,1%). I livelli occupazionali mostrano a livello tendenziale risultati ancora negativi (-0,6%) ma meno pesanti rispetto a quelli del trimestre precedente. Diminuzioni occupazionali hanno riguardato la quasi totalità dei comparti, in particolare legno e mobili (-4,8%), mentre l’unico lievissimo incremento ha interessato il settore alimentare (+0,3%). Cali dei livelli di occupazione hanno interessato le imprese di tutte le dimensioni e, in particolare, quelle più grandi (-0,9%). Le previsioni degli imprenditori per il prossimo semestre sembrano mostrare ottimismo: prevalgono valutazioni positive per la produzione, il fatturato e gli ordini interni ed esteri. In particolare, rileva il Cresa, le opinioni favorevoli sono più diffuse tra gli imprenditori dei comparti alimentare, legno e mobili, metalmeccanica e mezzi di trasporto. L’occupazione, invece, fa registrare una prevalenza di opinioni negative.