La discussione sul decreto legge per la costituzione di una zona economica speciale unica che approda al Consiglio dei Ministri, secondo quanto disposto dal ministro Fitto per le politiche di coesione, non convince pienamente l’area politica distante dal centrodestra del governo Meloni
La nascita di un’unica macro area che racchiuda le otto Zes di Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna, penalizzerebbe l’Abruzzo che, nell’articolo 20 del decreto legge in discussione, si troverebbe tagliato fuori dalle possibilità occupazionali derivanti dalle assunzioni a tempo indeterminato di 2.200 lavoratori che dovrebbero occuparsi della nascente Zes unica.
Resterebbero comunque le opportunità e i vantaggi in arrivo dalle zone franche doganali nelle aree Zes, argomento al centro della conferenza stampa che si è svolta presso la sala giunta del comune di Pescara alla presenza tra gli altri del commissario Mauro Miccio.
Collegato in videoconferenza dall’Aquila il governatore Marco Marsilio, impegnato nel capoluogo per il Consiglio regionale. Al dibattito sulle opportunità della Zes hanno preso parte anche i rappresentanti delle istituzioni e dei sindacati.
Davide Miggiano, direttore interregionale per Lazio e Abruzzo dell’ADM (Agenzia delle dogane e dei monopoli) ha spiegato le opportunità in arrivo per l’Abruzzo dalle zone franche doganali nelle aree zes.