Dopo una lunga vertenza sindacale 50 lavoratori della Sanmarco di Atessa, perdono il posto di lavoro.
La denuncia giunge dalla segreteria della Fim-Cisl Interregionale Abruzzo e Molise che ha lottato per anni per scongiurare tale evenienza. “Alla Sanmarco Industrial si è concluso il triste iter dei
licenziamenti collettivi e questa vicenda può essere considerata una delle più oscure del nostro territorio – dice il vertice dell’organizzazione sindacale. Una vertenza assurda dove l’azienda in maniera unilaterale ha eliminato tutti i lavoratori che riteneva scomodi con la sola opposizione della Fim Cisl. E’ bene ricordare che, nonostante la drammaticità della situazione, non si è riusciti a portare avanti nessuno sciopero unitario oppure altre iniziative congiunte a difesa dei lavoratori”. “E’ stato ignorato il momento terribile che coinvolge i lavoratori che hanno avviato la procedura per le elezioni della Rsu – aggiunge la Fim – non aderendo alla nostra richiesta di rinvio necessario per chiarire le situazioni poco chiare all’interno dello stabilimento. Noi abbiamo creduto fortemente nei lavoratori della Sanmarco, persone generose e laboriose, le quali hanno solo chiesto di lavorare, accudire i propri familiari e vivere la loro casa. Pretese normali e non assurde
che la nostra organizzazione ha fatto proprie”.
La Sanmarco, che produce costruzioni meccaniche, cassoni e ribaltabili anche per il furgone Ducato della Sevel, nel 2017 contava 168 lavoratori, ora ne restano 94. “Come segretario – rimarca Amedeo Nanni – mi impegno a portare avanti l’ingiustizia perpetrata all’interno della Sanmarco nelle sedi giudiziarie opportune. Non è mai successo che in una procedura di licenziamenti collettivi 2 rsu su 3 sono stati licenziati, ed entrambi sono della Fim Cisl”.