Caro carburanti: anche in Abruzzo il malcontento di automobilisti e gestori

Sono arrabbiati, per usare un eufemismo, gli automobilisti che anche in Abruzzo hanno visto lievitare il prezzo dei carburanti, benzina e gasolio in primis.

E anche se da parte del Governo c’è la volontà di adottare misure a favore dei consumatori per calmierare i prezzi, lo scetticismo regna sovrano. Siamo stati nella stazione di rifornimento dell’Eni di Chieti Scalo, un po’ un deserto con qualche autovettura che sceglie il servito ma la maggior parte preferisce il fai da te. Anche gli stessi dipendenti si dicono demoralizzati, “anche noi siamo colpiti dall’aumento dei carburanti e di sicuro non c’entriamo nulla”, mentre gli automobilisti se la prendono, manco a dirlo, con il Governo reo di non trovare da subito soluzioni. C’è chi parla di speculazione, chi di un aumento di tutto. C’è chi è pendolare e la benzina incide, e non poco, sul bilancio familiare. Intanto, sul caro energia, il Governo pensa a bollette rateizzate, spalmate su un tempo maggiore per dare respiro a famiglie ed imprese. L’ipotesi di ridurre le accise in misura pari all’extra-gettito Iva di questo periodo dovuto all’aumento dei prezzi. Così il carburante sarebbe meno caro, secondo alcune stime, del 10%. E poi la possibilità di intervenire sugli extra-profitti delle imprese energetiche, preservando “la stabilità della finanza pubblica”, dunque senza scostamenti di bilancio. Ecco alcune misure allo studio del ministero del Tesoro e della transizione energetica con la regia del premier Mario Draghi. In un incontro le ipotesi per calmierare il costo delle bollette. C’è la volontà di dare il via libera ad un pacchetto di provvedimenti già entro questa settimana. E si parla di un Consiglio dei ministri probabilmente giovedì. Non sfugge però il necessario coordinamento con l’Europa. Intanto, tornando all’aumento del costo dei carburanti, alcuni gestori si dicono pronti a chiudere le pompe qualora la situazione non dovesse migliorare.

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