Un fondo rotativo come istituito dalla L.R. 6 aprile 2020 ma con procedure più snelle e la sospensione dei pagamenti dei canoni consortili del 2020
Queste le richieste di Confindustria CH PE per aiutare le imprese del territorio in crisi che hanno già patito i due anni di pandemia e che oggi si ritrovano ad affrontare il caro energia. Le aziende insediate nelle aree consortili pagano in pratica tre volte per i cosiddetti servizi indivisibili (strade, sfalcio erba, illuminazione): una volta nei canoni consortili all’ARAP o al CSI, una seconda volta con l’IMU/TASI ai rispettivi comuni, una terza perché loro stesse provvedono spesso a proprie spese, motivate da necessità di sicurezza e decoro, per esempio, all’illuminazione della zona .
“Una situazione paradossale e iniqua se si considera che il caro energia le aziende lo hanno subito anche tramite i canoni consortili perché il costo dell’illuminazione pubblica, nelle aree industriali, è aumentato” ha dichiarato Luigi Di Giosaffatte, direttore generale di Confindustria Chieti “.“È necessaria una forte decisione politica circa la riattivazione di un altro Fondo Rotativo, l’unico strumento che possa consentire alla Regione di anticipare soldi ai consorzi industriali con il nulla osta della Corte dei Conti. Ora si tratta di capire come reperire le risorse”.Confindustria Chieti Pescara ha già formalizzato la richiesta di sospendere, annullando, l’invio delle richieste del pagamento dei suddetti canoni.