Dal 15 al 17 maggio il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo sarà impegnato al Prowein di Düsseldorf per incontrare buyer e operatori
I vini abruzzesi sono pronti a tornare a Prowein, dopo due anni di stop, forti della crescita del 24,63% in valore dell’export in Germania messo a segno nel 2021, per un importo pari a 43,7 milioni di euro e superiore di 6,5 milioni di euro anche al risultato ottenuto nel 2019. Il Paese che ospita Prowein – dal 15 al 17 maggio – si conferma così il primo mercato dell’Abruzzo enologico. Ottime prestazioni anche nei Paesi vicini alla Germania con Francia e Paesi Bassi dove l’export dei vini abruzzesi cresce di oltre il 25 % e l’Austria che – pur essendo un mercato più piccolo – segna un +43%*.
“La fiera è da sempre una vetrina fondamentale per i nostri vini, fortemente apprezzati dal mercato tedesco dove – con il Montepulciano d’Abruzzo in testa – abbiamo una crescita costante delle vendite, ormai da anni”, spiega il presidente del Consorzio Valentino Di Campli. “Il messaggio che trasmettiamo è che i nostri vini sono unici perché le nostre uve crescono nella regione più verde d’Europa, tra mare e montagna, curate dai nostri produttori esaltando le peculiarità di ogni singolo areale”.
Nello spazio del Consorzio a Prowein sarà allestita una collettiva di 36 aziende. Momento clou della partecipazione abruzzese alla fiera sarà quindi questa volta la masterclass “Pecorino d’Abruzzo: dalla regione verde d’Europa ecco un grande bianco italiano in continua crescita”. La speciale degustazione dedicata al bianco autoctono sempre più apprezzato per la sua piacevolezza olfattiva fresca, fruttata, floreale e il gusto secco ma armonioso, sarà guidata dal giornalista e scrittore tedesco Jens Priewe. L’appuntamento, in programma per lunedì 16 maggio dalle 14 presso lo spazio di WEIN+MARKT (Pad.4 Stand C70), vedrà protagonisti otto vini, proposti da altrettante cantine.
“Si tratterà di un percorso sensoriale attraverso i vari territori della regione con vini provenienti dalle quattro province con suoli e altitudini diverse; caratteristiche che conferiscono ai vini un’identità e un’impronta territoriale ben delineate. Ciò darà l’opportunità di andare alla scoperta delle molteplici sfaccettature di questo grande bianco italiano che, oggi, grazie al lavoro di recupero e di selezione e all’audacia di alcuni viticoltori abruzzesi, sta raggiungendo dei livelli di qualità sempre più alti e sta riscuotendo grande successo sui mercati internazionali”, spiega Di Campli.
Mercati internazionali che nel 2021 hanno premiato l’Abruzzo con un aumento della domanda del 10% nei principali Paesi target, per un fatturato complessivo superiore ai 205 milioni di euro e un trend in ulteriore crescita dei consumi anche in Italia. Il positivo andamento è confermato dall’incremento della produzione vitivinicola regionale, che nel primo trimestre del 2022 ha superato i valori pre-pandemia. Il Montepulciano d’Abruzzo, che rappresenta circa l’80% del prodotto denominato regionale, cresce rispetto allo stesso periodo dello scorso anno del 14,9%. Un risultato davvero incoraggiante avvalorato dal +18% del Cerasuolo d’Abruzzo e dal +24,8% del Trebbiano d’Abruzzo. Non è da meno l’Abruzzo Doc, in particolare per le tipologie Pecorino e Passerina, che mette a segno un ottimo +38,2%.