Il 10 novembre all’Aurum di Pescara nel convegno “L’Adriatico e le imprese abruzzesi” si parla di quinta rivoluzione industriale e di come geopolitica e conflitti condizionino l’economia
La perdita del mercato russo, di vitale importanza per il made in Italy soprattutto alla luce della crisi economica della Germania, il costo dell’energia che rischia di aumentare con il conflitto israelo-palestinese, il problema degli approvvigionamenti delle materie prime, necessarie per alcuni settori trainanti delle industrie italiane, ma anche le opportunità che si stanno aprendo per le imprese che operano nel settore aerospaziale, dei droni, della cybersecurity, dell’edilizia per l’attività di ricostruzione e i mercati dei Paesi emergenti del sud est asiatico, come il Vietnam e la Thailandia: come possono le imprese italiane gestire questa situazione? Come possono pianificare soluzioni alternative, anche di commercio e collaborazione con le imprese cinesi e statunitensi? Sono alcuni degli argomenti oggetto del convegno “L’Adriatico e le imprese abruzzesi” che si svolgerà il 10 novembre, dalle 9.30 alle 12.30, presso la Sala Flaiano dell’Aurum di Pescara.
La cultura delle risorse umane nei Paesi dell’area mediorientale e del sud est asiatico sarà l’oggetto dell’intervento dell’ingegnere Gianluca Tordi, con un passato importante nelle multinazionali presenti nella Penisola arabica e in Asia.
I gruppi di lavoro nel settore fiscale e tributario necessari per operare nell’internazionalizzazione dei servizi, tenendo presenti anche le criticità geopolitiche di alcuni Paesi, saranno invece trattate dall’avvocato Maurizio Di Salvo.
I Paesi del sud est asiatico, come alternativa alla Cina, anche con riferimento a nuove opportunità produttive e commerciali, verranno presentati da Marta Snaidero.
L’influenza della geopolitica nei contratti di impresa internazionali e le nuove opportunità commerciali saranno al centro dell’intervento dell’avvocato Marco Riario Sforza.
L’Adriatico al centro degli interessi economici, con un accesso diretto ai Mari Nero e Baltico e la possibilità di ricongiungersi alla Via della Seta e alla nascente Via del Cotone, filo Indiana, saranno alcune delle tematiche affrontate da Andrea Attilio Grilli, esperto di Geopolitica ed ideatore del convegno.
“Ho deciso di organizzare questo evento di confronto tra professionisti e imprese italiane – spiega Andrea Attilio Grilli –, perché le dinamiche geopolitiche sono entrate prepotentemente nelle nostre aziende, che devono fare i conti con i limiti dettati dagli attuali conflitti in atto, valutando però anche le opportunità offerte dallo scacchiere internazionale in continua evoluzione”.