Il Consiglio Generale della CISL AbruzzoMolise si è riunito, a Giulianova presso Hotel Europa, alla presenza del Segretario Nazionale della CISL Giorgio Graziani, per aprire una riflessione sulle scelte politiche, soprattutto in vista dell’approvazione delle leggi di bilancio, che l’Italia, l’Abruzzo e il Molise si trovano ad affrontare ma soprattutto sulle proposte della CISL per cercare di aiutare chi è stato duramente colpito dalla crisi
Nella sua relazione il Segretario generale Giovanni Notaro ha ricordato che le forze politiche e sociali devono remare tutte nella stessa direzione per sostenere la crescita e lo sviluppo economico e occupazionale del Paese, – “molte cose nella Manovra non ci convincono ma protestare adesso, è stato un errore, nel testo ci sono delle nostre richieste come l’aumento dell’Isee a 15.000 euro per lo sconto in bolletta. È importante aver rafforzato il pacchetto famiglia con un aumento dell’assegno per il nucleo famigliare e ulteriori 30 giorni di congedo parentali per le lavoratrici. Chiediamo che venga allargato anche ai padri. È importante aver tagliato ulteriormente la tassazione sui salari di produttività̀, come pure aver scongiurato lo scalone della Legge Fornero dal primo gennaio 2023. Bene l’intervento per la perequazione delle pensioni base, ma bisogna alzarla anche a quelle medie. Consideriamo questa una grande priorità̀. Poi dobbiamo tornare indietro rispetto ai troppi vincoli su Opzione Donna, pensiamo che occorra assicurare gli attuali requisiti ed evitare forme di discriminazione. Dobbiamo alzare l’importo per l’esonero contributivo a chi assume donne e giovani. Inoltre la misura positiva del taglio del cuneo fiscale vada alzata a 35.000 euro.“ E‘necessario, – continua NOTARO – un cambio di passo anche per Sanità, Scuola, Ricerca, Politiche sociali, per la non autosufficienza e per il Sud, temi che non possono essere considerati voci di spesa, ma investimenti decisivi e irrinunciabili. Le risorse vanno allora aumentate per questi ambiti, basta tagli. Non possiamo permetterci errori. È il tempo della responsabilità, della coesione, del coraggio e del cambiamento. Procediamo insieme allora. Avendo a cuore, su tutto, il bene comune: uno sviluppo che sia equo, inclusivo, sostenibile”.
Per la CISL il conflitto ha generato una nuova crisi, soprattutto quella energetica ed è complicato senza una politica unitaria europea adeguata puntare ad una Transizione giusta necessaria per uno slancio dei territori.
In Abruzzo la situazione è allarmante l’industria perde più di 13 mila occupati che aumentano se aggiungiamo le persone che hanno perso il lavorano nell’edilizia e in agricoltura. L’Abruzzo sta risentendo la crisi e lo dimostra l’Istat con gli ultimi dati del 3 trimestre 2022. Dopo anni di crescita dei prodotti esportati anche in questo caso i valori stanno subendo una battuta di arresto a causa del trend negativo dei mezzi di trasporto. L’Abruzzo sta perdendo competitività e innovazione. C’è molta sfiducia perché il numero dei disoccupati è praticamente invariato. Non possiamo rimanere ad osservare, perché dobbiamo scongiurare un tracollo dell’economia, anche se qualche rassicurazione arriva delle previsioni di crescita del PIL, nonostante l’aumento dei costi dell’energia e l’inflazione che colpisce la spesa delle famiglie.
La Regione Molise, rispetto ad un andamento nazionale del Mercato del lavoro che con difficoltà riesce ad affrontare la crisi economica ed occupazionale, si aggrappa a segnali di ripresa con un aumento degli numero degli occupati rispetto ai primi tre mesi del 2021 dove con affanno cercava salvaguardare il tessuto produttivo. Quello che ci preoccupa sono i valori dell’export che sono in calo nonostante sono stati superati quelli del 2018
“Dobbiamo investire nel lavoro e nella formazione delle persone al fine di far riacquistare competitività al territorio abruzzese e molisano. La questione centrale che avevamo posto e torniamo a porre riguarda la modalità, l’efficacia e gli attori di un reale “confronto strategico” delle nostre Regioni nelle politiche di programmazione, uniche risorse a disposizione per poter cambiare passo. LA CISL c’è e vuole essere protagonista nelle future scelte per lo sviluppo. In questo scenario complesso, costituito da problemi ma anche da opportunità, occorre unità di intenti, confronto serio e di merito tra tutti, per provare a dare soluzioni alla spesa degli investimenti. Dobbiamo dare risposte ai disoccupati, ai lavoratori e pensionati, a partire da coloro che vivono una situazione economica e sociale più fragile, individuando una strategia che si racchiudesse in tre mosse: risposta emergenziale; radicamento strutturale della crescita; incorporazione nel nuovo ciclo di crescita di lungo periodo degli elementi genetici di sostenibilità sociale ed ambientale costitutivi di un nuovo modello di sviluppo”.
Nelle conclusioni il Segretario Nazionale della CISL, Giorgio Graziani ha sottolineato come le sfide che ci aspettano sono state e difficili, -“siamo ancora in un periodo pandemico, ma non dimentichiamo che gli effetti economici sono ancora pesanti, oggi la pandemia è un elemento con cui dobbiamo ancora fare i conti. La crisi energetica è una speculazione dei costi energetici e delle materie prima ma non causata da una guerra che vuole mettere in discussione le democrazie occidentali. Finalmente abbiamo raggiunto l’accordo sul gas in Europa. Dobbiamo fare delle scelte responsabili, noi siamo per la stabilità ed avere un interlocutore istituzionale credibile, sulla manovra la Cisl ha scelto la strada della responsabilità, del dialogo e del confronto, elaborando un giudizio articolato del testo ma senza protestare. Nel documento della Legge di Bilancio ci sono tanti temi che non riflettono la nostra posizione, invece, ci sono altri aspetti che si avvicinano alla nostra agenda sociale, un documento marchio CISL, presentato a tutte le forze politiche, che avanza proposte, idee e azioni importanti e fondamentali per generare benefici ma soprattutto creare quelle condizioni necessarie per la crescita e lo sviluppo”.
“È importante aver destinato i due terzi della legge di bilancio per l’emergenza energetica e alimentare, che ricordiamo garantiscono sostegni fino alla fine di marzo. Fondamentale poi investire sulla formazione, sull’accompagnamento delle persone nelle transizioni lavorative, rivedere il Reddito di Cittadinanza che comunque non va smantellato senza che prima ci sia un adeguato strumento alternativo. Bisogna assicurare la piena indicizzazione delle pensioni rispetto all’inflazione. Vogliamo che il testo della manovra porti dei miglioramenti perché dobbiamo sostenere le famiglie e pensare alle persone che hanno bisogno, senza fermarci alla Legge di Bilancio ma guardando al futuro insieme e costruendo le riforme per ridare competitività, attraverso un Patto Sociale, ad una Paese che ha voglia di riscattarsi, – ha concluso così il Segretario Nazionale Confederale Graziani i lavori del Consiglio Generale della Cisl Abruzzo e Molise.