Nell’ambito delle iniziative della settimana dedicata a ‘Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro’, Cgil-Cisl-Uil hanno promosso unitariamente l’incontro che si è svolto stamane alla cassa edile di Pescara
“Non sono numeri ma persone” è il titolo scelto per rilanciare l’attenzione sulla cultura delle prevenzione e sulle norme collegate. La settimana, ricca di appuntamenti, era partita con le assemblee dei lavoratori nelle aziende, per costruire una cultura della sicurezza che diventi un patrimonio comune.
“Per tenere alta l’attenzione sull’emergenza delle morti sul lavoro è stata inviata al Prefetto di L’Aquila, in qualità di coordinatore regionale, la richiesta d’incontro per sensibilizzare i Rappresentanti del Governo sugli impegni istituzionali assunti e non attuati sui temi della salute e sicurezza sul lavoro. Basta parole ma fatti: abbiamo anche richiesto all’assessore regionale della Sanità la convocazione urgente del Comitato Regionale per il coordinamento attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza, – hanno dichiarato i rappresentanti sindacali –. Vorremmo che intorno a questa emergenza si mobilitasse il fronte più ampio, un patto di alleanza tra istituzioni, società civile, forze sociali ed economiche, per sottolineare con forza l’impegno a combattere un flagello che sconvolge la vita di troppe famiglie. Il tema sicurezza, tutela della salute, formazione e investimenti, devono urgentemente tornare ad essere una priorità per l’intero Paese e l’Abruzzo proprio nel momento in cui occorre riprogrammare la ripartenza e il rilancio”.
“Con questi appuntamenti unitari – hanno aggiunto i segretari regionali – intendiamo condividere i temi e le preoccupazioni al centro della mobilitazione nazionale, in un periodo particolarmente delicato per il Paese e per l’Abruzzo dove, dall’inizio del 2022 ad oggi, già 11 persone sono morte sul lavoro e oltre 11 mila denunce di infortunio. Siamo tra le regioni italiane che registrano un elevato incremento delle denunce delle malattie professionali. Gli infortuni sono aumentati del 66% nel periodo gennaio-maggio 2022 rispetto all’anno precedente. Le ispezioni, che vengono effettuate, dimostrano che il lavoro nero, grigio, il caporalato e le irregolarità contrattuali e sulla sicurezza sul lavoro, sono ben presenti nel nostro tessuto di imprese ed hanno evidenziato un elevato tasso d’irregolarità”.