Pescara, la protesta per l’emergenza mare rischia di trasformarsi nel funerale del caro estinto se dalla manifestazione di oggi non usciranno soluzioni vere, non chiacchiere. I balneatori chiedono interventi urgenti su depuratori e diga foranea.
Il fatto è che il mare di Pescara non ha bisogno di fiori (funebri), semmai di fioretti, intesi come buoni propositi. Perché che abbia un problema finalmente se ne sono accorti tutti, quello che ancora non è chiaro è come risolverlo. Ma, se è vero che per affrontare l’infinitamente grande occorra partire dall’infinitamente piccolo, si potrebbe cominciare dal basso: chiudere uno, due, tre scarichi abusivi, e poi via via altri e altri ancora; si potrebbe risalire il fiume come un vivace colibatterio, perché niente funziona meglio per combattere il nemico che mettersi nei suoi panni… sporchi. Purché i suddetti panni non si lavino proprio al fiume, che i suoi guai ce l’ha già, e purché non si asciughino al fuoco delle polemiche: colpa mia-colpa tua, chi c’era prima e chi c’è oggi. Colpa di tutti, probabilmente, degli uni e degli altri, di quei cittadini che scaricano schifezze e di quelli che, siccome l’inquinamento non si tocca, fingono di non vederlo. Con queste premesse va affrontata la giornata di oggi, definita da resa dei conti: istituzioni e rappresentanti dell’economia cittadina faccia a faccia per provare, almeno una volta, ad andare a braccetto, perché la situazione è drammatica ed è ora di dire basta al prosciutto sugli occhi e ai tappi nelle orecchie. Fiume e mare, uniti in un doloroso lamento, per ora stanno a guardare medici e mediconzoli che si affannano attorno al loro capezzale.
Per i promotori, dell’ incontro è emersa “Una situazione gravissima da tanti punti di vista, oltre alla probabile chiusura alla balneazione di tratti della costa. Un vero e proprio allarme sanitario per le comunità nonché economico per le imprese turistiche e commerciali che operano sulla costa”.
Al termine della giornata è stata resa nota la LETTERA PER IL MARE PULITO -SCARICA QUI redatta dalle associazioni.
Queste le immagini relative alla proposta presentata dalle associazioni dei balneatori inerente la predisposizione di pannelli tecnologici, già sperimentati in altre realtà, in grado di accompagnare il Fiume Pescara oltre la diga foranea; in tal modo si porterebbe il corso del Fiume verso il mare aperto e si impedirebbe allo stesso di incanalarsi al di qua delle scogliere verso la battigia:
Il servizio del Tg8:
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