169.447 gli studenti abruzzesi pronti a tornare in aula, oggi, per il suono della prima campanella post covid. Tra mascherine, distanziamenti e misurazione della temperatura c’è tanta attesa anche tra docenti ( 1.722 in più) e dirigenti.
Un anno scolastico, quello pronto a scattare, destinato a passare alla storia della scuola italiana certamente insieme allo scorso bruscamente interrotto dal lockdown dei primi giorni del mese di marzo. In Abruzzo sono 169.447 gli studenti con gli zaini in spalla e le mascherine sul volto pronti a tornare tra i banchi. La provincia più popolosa è quella di Chieti (49.922) seguita da Pescara (44.596), Teramo ( 39.081) e L’Aquila (35.848).
Ben 22.576 i docenti in organico, ma non sarà possibile seguire tutte le lezioni in presenza per questioni di logistica e mancanza di spazi. Tra le tante novità in materia anti Covid la presenza in ogni scuola di un apposito referente Covid, al quale segnalare i casi sospetti: spetterà a questa figura fare da collegamento tra l’istituto e il Dipartimento di prevenzione della Asl.
E se genitori e studenti sono già in trepidazione da giorni, anche nella nostra regione non mancano i problemi: il 7% degli istituti ricorrerà ai doppi turni, per mancanza di spazi adeguati; il 50% delle scuole superiori adotterà la didattica mista ossia alternando la presenza ad ore a distanza. E mentre 109 docenti sono già risultati positivi ai test sierologici, in attesa di tampone, a L’Aquila slitta la riapertura della scuola materna “Casetta Fantasia” dove ieri due dipendenti sono risultati positivi. E ancora Montenerodmo e Torricella Peligna dove, nel tardo pomeriggio di ieri, i due sindaci hanno disposto fino al 3 ottobre solo lezioni a distanza e , quindi, da casa, a causa del crescente numero di casi positivi nei due paesi.
Rispetto allo scorso anno, quando i ragazzi erano 171.457, si è registrato un decremento con 2.010 iscrizioni.
L’anno scolastico 2020-2021 vede, come dicevamo, l’introduzione del cosiddetto “personale Covid”: il totale delle risorse assegnate dal Governo all’Abruzzo è pari a 34 milioni 387 mila 700 euro, che si traducono in 1.722 posti aggiuntivi, con una copertura pari all’80% delle richieste avanzate dai dirigenti scolastici.
Non sarà possibile seguire tutte le lezioni in presenza. Questione di logistica e di mancanza di spazi, disagio particolarmente avvertito nelle province colpite dal sisma del 2009. In molte scuole di secondo
grado, inoltre, non si entrerà regolarmente alle 8:10: l’ingresso per alcune classi (in particolare, terzo, quarto e quinto superiore) slitterà alle 9:30.
Quanto alle regole anti covid oltre a quelle scritte ci sono quelle, non meno importanti, affidate al buon senso e al senso di responsabilità di ciascuno. Genitori e studenti, ogni mattina a casa, dovranno misurare la temperatura, che non dovrà superare i 37,5°. In caso contrario, l’alunno non potrà recarsi a scuola. Nella fase di ingresso negli istituti scolastici è necessario mantenere il distanziamento di un metro tra studenti e personale nonchè essere tutti muniti di mascherina che copra naso e bocca. Non c’è l’obbligo di indossare la mascherina per i bambini al di sotto dei 6 anni e per gli alunni con disabilità. Per la scuola dell’infanzia non si prevede il distanziamento in classe, ma bisognerà formare dei gruppi stabili ossia composti sempre dagli stessi bimbi come da apposito elenco stilato dalle maestre il primo giorno. Durante gli spostamenti, anche all’interno dell’aula, studenti e docenti dovranno sempre indossare la mascherina, che non sarà obbligatoria quando i ragazzi resteranno seduti sui banchi.
Il trasporto è senza ombra di dubbio uno dei nodi cruciali di questo nuovo anno scolastico. Il Covid ha, infatti, imposto distanziamento e regole per usufruire degli autobus, che potranno essere riempiti solo all’80 per cento.Quanto agli abbonamenti, Tua ricorda che gli studenti che hanno fatto richiesta di rimborso per i mesi non fruiti, durante il lockdown potranno usufruire del “vecchio” titolo di viaggio annuale,
fino a quando non sarà completata la pratica relativa al rimborso e all’emissione del voucher.
Alcune curiosità: la ricreazione deve essere effettuata in spazi esterni all’edificio scolastico. In caso di condizioni meteo avverse si potranno utilizzare appositi ambienti interni diversi dalle aule in cui si fa lezione, per favorire il necessario ricambio d’aria all’interno di queste ultime. È preferibile, in ogni caso, che la merenda sia consumata in classe, in modo che il resto della ricreazione venga effettuata indossando la mascherina. La visiera potrà essere indossata dal personale della scuola dell’infanzia e asili nido nelle attività connesse al cambio del pannolino, al fine di ridurre l’esposizione dell’operatore ad una possibile fonte di infezione. Il servizio mensa verrà garantito con la differenza che le classi presenti in istituto consumeranno il pasto a turni alterni o in classe.