Marinerie Adriatiche, parte la trattativa. Le proposte illustrate oggi a Pescara e recepite dall’assessore regionale Pepe e dal presidente della Regione D’Alfonso.
Il primo colpo di scena arriva quando l’assessore Pepe, stimolato dalle sollecitazioni di armatori e pescatori e dalle parole di Mimmo Grosso, parla al telefono con il direttore generale della pesca, Riccardo Rigillo, al quale rappresenta, in tempo reale, le loro proposte. Il secondo quando nell’assemblea delle marinerie adriatiche, convocata a Pescara per stabilire una strategia comune, si palesa anche il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso. E’ così che la riunione, che, va detto, a tratti ha lasciato emergere anche qualche divisione su tempi e confini dell’azione di pesca, ritrova l’unità. Le proposte studiate per riportare sui banchi abruzzesi prodotti ittici migliori e, allo stesso tempo, tutelarsi dallo strapotere delle importazioni, sono generose. A partire dall’ipotesi di riduzione dello sforzo di pesca a tre giorni settimanali, con possibilità di arrivare a due da giugno a fine agosto. Il tutto corredato dai dati, veramente disastrosi, relativi al pescato e alla vendita di pesce nei mercati ittici abruzzesi. Basterà tutto questo al resto d’Italia, e soprattutto all’Europa?
Il servizio del Tg8: