Il gruppo di tecnici del Soccorso Alpino e di lavoratori bloccato a Campo Imperatore da ieri e che era impegnato nelle ricerche dei due alpinisti romagnoli dispersi, è riuscito scendere a valle
Le condizioni in quota sul Gran Sasso risultano sempre proibitive ma, un breve momento di vento debole, ha consentito il funzionamento della funivia. Le ricerche dei due dispersi riprenderanno non appena le condizioni meteo in quota lo consentiranno. Il gruppo è rimasto bloccato dalle ore 12:00 di lunedì 23 dicembre alle ore 11:00 di mercoledì 25 dicembre ma era in quota già dalla giornata di domenica. Le condizioni in quota risultano sempre proibitive ma, un breve momento di vento debole, ha consentito il funzionamento della funivia.
Hanno trascorso la notte nell’Ostello Campo Imperatore, nell’omonima località a 2.100 metri di quota sul Gran Sasso, gli 11 soccorritori del gruppo impegnato nelle ricerche, purtroppo senza esito e poi interrotte a causa del maltempo, dei due alpinisti scivolati in un canalone sul Corno Grande durante la discesa lungo la Direttissima.
Sono giorni di grande apprensione sul Gran Sasso perché oltre al recupero che non si riesce a fare dei due escursionisti romagnoli scivolati dal Corno Grande sono bloccati da ieri a Campo Imperatore, a 2100 metri di altezza, anche gli 11 soccorritori del soccorso alpino che partecipano ai tentativi di recupero di Luca Perazzini di 42 anni e Cristian Gualdi di 48 anni. I soccorritori stanno bene e si trovano in una struttura in quota assieme agli otto lavoratori del rifugio.
Nella foto i soccorritori e il personale dell’ostello e della funivia durante la discesa a valle. Il gruppo è rimasto bloccato dalle ore 12:00 di lunedì 23 dicembre alle ore 11:00 di mercoledì 25 dicembre ma era in quota già dalla giornata di domenica. Le condizioni in quota risultano sempre proibitive ma, un breve momento di vento debole, ha consentito il funzionamento della funivia.
“Cibo a sufficienza, corrente, acqua calda e prodotti per l’igiene personale sono tutti a disposizione dei soccorritori e degli operatori del Centro Turistico del Gran Sasso (Ctgs), attualmente ospiti dell’Ostello di Campo Imperatore, in attesa che finisca la perturbazione”. A parlare è Giusy Scimia, responsabile dell’Ostello, che rassicura sulla situazione sul Gran Sasso a 2.115 metri di quota dove si trovano, da ieri mattina, 11 uomini del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino (Cnsas), dopo che le ricerche dei due alpinisti dispersi sono state sospese a causa del maltempo. “Essendo un Ostello di montagna siamo preparati a un eventuale stato di emergenza: siamo attrezzati con scorte per
rimanere qui almeno dieci giorni, gestendo fino a 25 persone. Ai soccorritori e ai tre operatori del Ctgs, addetti alla funivia, stiamo offrendo colazione, pranzo e cena e le camere per la notte. Altri ospiti non ci sono, in quanto domenica abbiamo fatto discendere tutti per le previsioni meteo avverse” continua Scimia; tre persone dello staff la stanno aiutando a dare ricovero agli avventori. In tutto 18 persone resteranno
nell’Ostello a Natale.
La testimonianza di Scimia descrive una situazione in cui l’attenzione è alta, come tutte le attività in alta quota, ma è tutto perfettamente sotto controllo. Lo conferma Gianluca Museo, amministratore unico del Ctgs: “Sono costantemente in contatto con i nostri operatori e i soccorritori che sono in una condizione protetta, in attesa del miglioramento del meteo per riprendere le ricerche. Come Ctgs e aquilani siamo vicinissimi alle famiglie dei dispersi, in questo momento così difficile”. Sebbene il guasto della funivia sia stato velocemente riparato, il vento a circa 120 km orari non consente di far ripartire l’impianto per scendere alla base di Fonte Cerreto. “È previsto che la perturbazione passi nell’arco di due giorni – conclude fiducioso Museo – così che i soccorritori possano riprendere il loro lavoro”. “Siamo bloccati all’Ostello e siamo al sicuro, anche se il Natale lo passeremo lontano dalle nostre famiglie” commenta uno degli undici soccorritori intervenuti per il recupero dei due escursionisti di Santarcangelo di Romagna, Cristian Gualdi e Luca Perazzini, scivolati domenica scorsa in un canalone sul versante aquilano del Gran Sasso, non distante da Campo Imperatore. “Al momento non ci sono le condizioni per operare in sicurezza ed è probabile che passeremo qui il Natale e forse anche Santo Stefano”, aggiunge. “Quando le condizioni miglioreranno scenderemo a fare gli auguri di Buon Natale alle nostre famiglie” conclude Giusy Scimia.
Da quanto si è appreso, la funivia è stata ripristinata dai tecnici a monte, dopo il guasto di ieri, anche se al momento a causa del forte vento non può operare.
la funivia è stata ripristinata dai tecnici a monte ma al momento non può operare a causa del forte vento. In quota sono state registrate – dalle stazioni meteo dell’associazione Caput Frigoris – raffiche di vento fino a 135.2 km/h (al Rifugio Montecristo) e la temperatura di -9.5C a Campo Imperatore (Giardino Botanico). I soccorsi, dunque, restano al momento bloccati nel rifugio, comunque adeguatamente attrezzato, per la giornata odierna e probabilmente anche per domani.
Le condizioni meteorologiche proibitive hanno ieri fermato le ricerche dei due alpinisti. Lo stop è arrivato dopo il tentativo di ieri a mattina, senza esito, degli uomini del Soccorso Alpino e Speleologico che si sono spinti fino al bivacco invernale del rifugio Duca degli Abruzzi.
Nei giorni scorsi uno dei due alpinisti era riuscito a parlare telefonicamente con i soccorritori ma aveva difficoltà a causa dell’ ipotermia a parlare. Il presidente del soccorso alpino Daniele Perilli ha confermato che dei due alpinisti non si hanno notizie, i cellulari sono scarichi.
Ieri c’è stato anche un vertice in Prefettura per decidere come mandare avanti le operazioni e hanno partecipato circa 20 persone tra soccorso e guardia di finanza.
A Fonte Cerreto sono arrivati anche i familiari degli escursionisti che stanno vivendo queste ore chiaramente con molta angoscia, supportati da un team di psicologi.
Tutta la comunità di Santarcangelo di Romagna, borgo del riminese, sta vivendo queste festività con il fiato sospeso. Ma a questo ora si aggiunge anche la preoccupazione per tutti i soccorritori impegnati da giorni nei tentativi di recupero che il tempo sta impedendo.
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