Dritan Cobo, l’operaio albanese 47enne che voleva dare fuoco all’intera famiglia a Lucignano, frazione di Civitella del Tronto, sarebbe morto per le esalazioni causate dall’incendio che aveva appiccato nella propria abitazione. Lo ha chiarito l’autopsia.
Asfissia da fumi, nessuna morte violenta. Sono queste le prime risultanze emerse al termine dell’autopsia effettuata oggi, all’obitorio dell’ospedale di Teramo, sul corpo del 47enne padre di 4 figli. Autopsia disposta dal pm Francesca Zani ed effettuata dal medico legale Cristian D’Ovidio. Risultanze che ora saranno trasmesse al magistrato titolare dell’inchiesta che adotterà i provvedimenti del caso.
Per la vicenda è stato iscritto nel registro degli indagati (come atto dovuto), uno dei figli della vittima, che aveva messo in salvo la famiglia, mentre il padre cercava di sbarrare l’uscio di casa. E la versione di una colluttazione nata in casa, durante la quale il padre era svenuto, era stata raccontata dai familiari ai carabinieri e che, ora alla luce dei primi riscontri dell’autopsia, sembra collimare con la prima ricostruzione.