In Abruzzo il 7 agosto sciopero degli autoferrotranvieri aderenti alla Filt-Cgil e all’Ugl Autoferrotranvieri. Tutti i lavoratori delle aziende pubbliche e private di trasporto locale incroceranno le braccia per 24 ore contestare le politiche attuate dalla regione per quanto concerne il settore dei trasporti .
Fra le motivazioni affermano i sindacati
“ vi è il fatto che anche la neonata azienda unica Tua denota le stesse identiche incongruenze e gli stessi “vizi” ampiamente conosciuti e avversati nel recente passato”. Il riferimento è alla conferma della quasi totalità dei dirigenti che sarebbero responsabili secondo Cgil e Ugl “della pessima conduzione delle singole aziende e, in alcuni casi hanno prodotto risultati contabili disastrosi le cui conseguenze ricadranno e stanno già ricadendo unicamente sui lavoratori dipendenti dell’azienda unica e delle aziende partecipate Cerella e Sistema. Al contempo si sta procedendo, da un lato, ad una drastica riduzione (con forzature inaccettabili) dei diritti e del salario dei lavoratori e, dall’altro, ad assunzioni clientelari senza concorso e agli ennesimi tentativi di favorire promozioni a pioggia tra il personale amministrativo concentrati anch’essi in un unico territorio della Regione.Non si sono registrati segnali di apertura e passi in avanti rispetto alle questioni sollevate “ proseguono i sindacati che contestano la “drastica riduzione delle risorse regionali destinate al settore», ma anche l’«eliminazione di servizi essenziali con gravi ricadute per le aree interne della regione”. Indice puntato anche contro la mancata realizzazione del biglietto unico regionale e del sistema tariffario intermodale “le cui evidenti penalizzazioni, non soltanto per l’impossibilità alla fruizione di un servizio, ma anche e soprattutto in termini economici per i cittadini – evidenziano i sindacati – sono riscontrabili ancora una volta per le stesse aree interne e montane. Tutto questo nonostante una legge regionale approvata poco più di un anno fa regolarmente disattesa”. Cgil e Ugl protestano anche contro la mancata applicazione dell’accordo integrativo decentrato Regione Abruzzo 28/5/2004 e “l’assurda situazione per la quale vi sono lavoratori che non hanno mai ricevuto le spettanze oggetto dell’accordo (25€ rivalutabili), lavoratori che hanno ricevuto dette spettanze solo parzialmente e in forma anomala dal punto di vista fiscale e previdenziale e maestranze che, al contempo, continuano a percepire dette indennità a differenza della maggior parte dei lavoratori”.