Dietro al “caro estinto” potrebbe esserci un business che potrebbe costare “caro” anche alla reputazione dell’azienda di famiglia: tra i 9 arrestati oggi a Roma ci sono due componenti della famiglia Taffo.
Il direttore generale del S.Andrea, Egisto Bianconi, è finito agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta sull’aggiudicazione di un appalto per le camere mortuarie dell’ospedale romano. L’accusa è “turbata libertà degli incanti, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio”. Indagando tra le attività illecite della famiglia Primavera, attiva a Roma nel traffico di droga, si è scoperto che la moglie di Guerino Primavera, che lavorava nella società di pulizie del Sant’Andrea, sarebbe venuta a conoscenza, in via riservata, dell’imminente indizione della gara d’appalto per i “servizi mortuari”. Il marito della donna si sarebbe subito messo in contatto con un amico la cui famiglia è titolare di un’impresa funebre molto conosciuta anche in Abruzzo, il gruppo Taffo, che ha varie sedi tra Roma e L’Aquila. Le indagini della squadra mobile romana avrebbero permesso di documentare la presunta assegnazione fraudolenta dell’appalto in favore dei Taffo, già coinvolti in altre inchieste. Tra i nove arrestati di oggi figurano anche due componenti della famiglia Taffo: Luciano Giustino Taffo, 56 anni, di Poggio Picenze, e Daniele Taffo, 27 anni, entrambi ai domiciliari. Altri componenti della stessa famiglia sono ancora alle prese con la giustizia per una presunta truffa nell’ambito dell’affidamento diretto dei funerali delle vittime del sisma del 2009. La famiglia Taffo è molto nota a L’Aquila; un altro componente, Angelo Taffo (non coinvolto negli arresti odierni) è stato presidente della Confartigianato provinciale ed è tuttora presidente regionale.