Dalla mezzanotte stop alle mascherine all’aperto, ma è obbligatorio averle con sé e utilizzarle in caso di assembramento, si legge nell’ordinanza del ministro Speranza che vale fino al 31 marzo. Riaprono le discoteche
Via le mascherine all’aperto da oggi ma sempre in tasca in caso di assembramenti, stadi pieni al 75% da marzo, discoteche che si preparano a riaprire, mentre la curva dell’epidemia continua a scendere rapida. Da aprile, invece, essendo entrati in una nuova fase, ha detto il sottosegretario Costa, “si allenteranno le misure come le mascherine al chiuso e il Green Pass’. Su questa possibilità però, poi fonti qualificate di governo frenano. Non c’è alcun automatismo che possa definire da ora la decadenza dell’obbligo dell’uso delle mascherine al chiuso a partire dal primo aprile, ovvero successivamente alla eventuale fine dello stato di emergenza. Tutto dipenderà dall’andamento del quadro epidemiologico, dicono ipotizzando l’utilizzo dei dispositivi di protezione anche dopo il 31 marzo.
Viene specificato, inoltre, che l’obbligo “non sussiste quando, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantito in modo continuativo l’isolamento da persone non conviventi. Sono fatti salvi, in ogni caso, i protocolli e le linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché le linee guida per il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici o aperti al pubblico”. “Le disposizioni sull’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie – prosegue il documento – sono comunque derogabili esclusivamente in applicazione di protocolli validati dal Comitato tecnico-scientifico”.
Si potrà anche tornare a ballare. Ma anche in questo caso ci sono regole che andranno rispettate. Potrà entrare nei locali al chiuso e all’aperto solo chi ha il green pass rafforzato.
Se la discoteca è al chiuso sarà obbligatorio indossare la mascherina, tranne quando si sta in pista a ballare.
Nelle discoteche all’aperto si potrà stare invece senza mascherina. Il limite di capienza di tutti i locali da ballo non può essere superiore al 75% all’aperto e al 50% al chiuso, rispetto a quella massima autorizzata.
Intensive più piene nelle Marche(23,9%), reparti Abruzzo(37%): la maggiore occupazione di posti letto per pazienti Covid nelle terapie intensive si registra questa settimana nelle Marche, con un valore pari al 23,9%. Seguono Friuli Venezia Giulia al 22,3% e Lazio al 16,1%. Per quanto riguarda i reparti di area medica, la maggiore occupazione si rileva in Abruzzo (al 37,3%), Sicilia (35,6%) e Liguria (35,5%).