Omicidio Bucchianico: ergastolo per Cristiano De Vincentiis, uccise la mamma Paola

L’uomo, 51 anni, ha ucciso con 34 coltellate la madre Paola. Il delitto avvenne in casa, a Bucchianico (Chieti), il 19 ottobre 2022. Oggi la sentenza di ergastolo, e interdizione perpetua, in corte d’Assise. De Vincentiis ha ascoltato la sentenza in videocollegamento dal carcere di Frosinone dove è rinchiuso

Il pubblico ministero Giancarlo Ciani, titolare dell’inchiesta, aveva chiesto l’ergastolo al termine della requisitoria. L’uomo è stato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e condannato al risarcimento dei danni alle parti civili ovvero le due sorelle della vittima, Paola De Vincentiis, assistite dall’avvocato Anna Olivieri. La Corte presieduta da Guido Campli, a latere Enrico Colagreco, è rimasta in camera di consiglio per circa un’ora e un quarto. In avvio di udienza è stato sentito il professor Giovanni Battista Camerini: le risultanze della perizia da lui eseguita, su incarico della Corte, hanno stabilito che De Vincentiis era capace di intendere e di volere al momento del fatto. De Vincentiis, accusato di omicidio volontario aggravato, difeso dall’avvocato Gianluca Totani e detenuto nel carcere dì Frosinone, oggi ha seguito l’udienza in videoconferenza.
Il giorno dell’omicidio era stato lui stesso a dare l’allarme, mentre stringeva ancora nella mano il coltello
insanguinato. All’origine della vicenda motivazioni di carattere economico, con liti dovute alla continua richiesta di soldi da parte del figlio alla madre per spese riguardanti la moto, viaggi e ristoranti

Secondo l’accusa De Vincentiis stava dormendo nella sua camera da letto quando la madre, entrata nella stanza, lo colpì alla testa con la punta di uno schiaccianoci e al petto con un coltello da cucina con una lama di 20 centimetri, procurandogli una lesione lacero contusa. L’uomo, alzatosi dal letto, ebbe una colluttazione con la madre ferendosi ad una mano per sfilarle il coltello, ma invece di difendersi e allontanarsi dall’abitazione per chiedere aiuto, la colpì più volte provocandone volutamente la morte.

 

Nella foto il momento della lettura delle sentenza: De Vincentii l’ha ascoltata in videocollegamento dal carcere di Viterbo dove è rinchiuso. Il legale che lo difende ha già annunciato l’appello.

E’ stata raggiunta da oltre trenta coltellate Paola De Vincentiis, la donna di 69 anni uccisa a Bucchianico dal figlio Cristiano De Vincentiis. Lo ha stabilito l’autopsia eseguita dal medico legale Cristian D’Ovidio.

L’esame autoptico sul cadavere di Paola De Vincentiis ha accertato che gran parte delle coltellate ha raggiunto la donna alla schiena: polmoni, collo e nuca. L’autopsia, disposta dal pm Giancarlo Ciani, è stata eseguita al policlinico di Chieti dal medico legale, Cristian D’Ovidio, alla presenza del medico legale Raffaele Ciccarese nominato dall’avvocato Cristiano Zulli che difende Cristiano De Vincentiis.

L’omicidio è avvenuto in un’abitazione di Bucchianico che la vittima aveva preso in affitto dalla scorsa estate e dove viveva anche una sorella della donna. Tra la madre e figlio – secondo alcune testimonianze-  pare che le discussioni fossero frequenti poichè l’uomo, che veniva seguito dal Serd, il servizio sulle dipendenze, era solito chiedere soldi in continuazione alla madre.