Piano di controlli No-Stop della Guardia di finanza di Pescara contro il caro carburanti, per fronteggiare manovre speculative, frodi anticoncorrenziali e pratiche scorrette. L’attività di screening a tappeto sul prezzo praticato dai distributori del Pescarese permette di rilevare a Popoli una stazione di servizio non in regola
L’omessa comunicazione al Ministero dello Sviluppo economico delle tariffe praticate al pubblico per l’erogazione dei prodotti energetici da parte di un distributore indipendente di Popoli fa scattare una sanzione amministrativa che può arrivare fino a un massimo di 4.000 euro.
“I continui rincari e l’elevata possibilità che questi, spesso, siano dovuti ad illecite spinte speculative, comportano la necessità di un presidio costante del settore del carburante”, dice il colonnello Antonio Caputo, comandante provinciale della Guardia di finanza di Pescara.
Nonostante il decreto taglia accise abbia ridotto di 25 centesimi al litro il prezzo alla pompa di benzina e diesel, il caro carburante galoppa e sfonda quota 2 euro, con listini che il Codacons definisce “anomali” e ingiustificabili sulla base delle attuali quotazioni petrolifere.
“In relazione alla corsa irragionevole dei prezzi di benzina e gasolio”, dice Caputo, “effettueremo le verifiche utili a individuare eventuali responsabilità per fenomeni evasivi che oggi hanno un fortissimo impatto economico e sociale e danneggiano i risparmi dei cittadini”.