Per alcuni giorni non lavoreranno e non saranno pagati: a Pescara sono stati sospesi i vigili intervistati da Le Iene, un provvedimento disciplinare che però non riguarda tutto il personale della municipale coinvolto nella vicenda.
Intanto bisognerà capire cosa faccia più notizia: se la sospensione – in qualche modo annunciata dalla richiesta – di tre dei quattro vigili urbani finiti alla ribalta dopo che le Iene si erano occupate sulla multa elevata e non pagata dal questore di Pescara Passamonti; o che ci siano voluti otto mesi per conoscere l’esito della richiesta di provvedimento disciplinare avanzata dal capo degli stessi vigili, Carlo Maggitti, nei confronti degli intervistati; o magari che dal provvedimento disciplinare resti fuori lo proprio Maggitti. Il caso, che finì su tutti i giornali dopo i servizi mandati in onda da Le Iene nel novembre 2014 e nel marzo 2015, riguarda la multa per divieto di sosta, con rimozione, che il vigile Claudio Di Sabatino, nel 2011, aveva elevato al questore Passamonti. Il vigile, una volta scoperto che l’auto era stata riconsegnata senza il pagamento della somma prevista, si era rivolto ad un collega, Angelo Volpe, e all’ex comandante della Polizia municipale Ernesto Grippo, il quale gli suggerì di sporgere denuncia, cosa che Di Sabatino fece. In servizio, il giorno della multa, c’era Sergio Petrongolo, l’unico uscito indenne dal verdetto della commissione disciplinare, che però invece avrebbe sospeso dal servizio e dalla retribuzione gli altri vigili intervistati dalla Iene: oltre a Di Sabatino e Volpe anche Donato Antonicelli. Era stato proprio il comandante della Polizia Municipale, Maggitti, peraltro anche lui intervistato dalla trasmissione di Italia1, ad aprire i provvedimenti disciplinari nei confronti dei quattro vigili rei di essersi fatti intervistare dalla Iena Matteo Viviani. L’accusa nei loro confronti era di aver divulgato notizie riservate; Volpe finì anche sotto processo per aver violato il segreto d’ufficio, ma venne assolto. Anche nei confronti di Maggitti venne aperta un procedimento disciplinare, dal però quale uscì immacolato. Gli altri tre invece hanno ricevuto altrettante notifiche di sospensione dal servizio e dalla retribuzione per 9 (Volpe e Antonicelli) e 12 giorni (Di Sabatino). Anche in questo caso, come già nella faccenda del mare inquinato, il sindaco di Pescara Marco Alessandrini ha gettato acqua sul fuoco della polemica, estiva o meno che sia:
“La sanzione non è pesante – ha dichiarato Alessandrini al quotidiano Il Centro -, si tratta di un provvedimento minimo contro il quale i vigili possono sempre fare ricorso”