Un altro componente dell’equipaggio dell’Idra Q, il peschereccio bloccato dalle autorità del Gambia, potrebbe tornare presto a casa. Trattenuto nel Paese africano da 171 giorni, nelle prossime ore Massimo Liberati potrebbe ripartire per l’Italia.
Attende l’esito del processo con ansia il marittimo di San Benedetto del Tronto, Massimo Liberati, bloccato da 171 giorni in Gambia. Il tribunale, si è appreso a San Benedetto, ha ritenuto Liberati colpevole di avere svolto attività di pesca utilizzando una rete irregolare, con la complicità dell’armatore dell’Idra Q, l’imbarcazione sequestrata nel porto di Benjul lo scorso 12 febbraio dalle autorità del Gambia e poi dissequestrata. Il tribunale ha disposto un’ammenda a suo carico, la somma è comunque inferiore a quella che aveva già consentito di “riscattare” l’altro marinaio rimasto bloccato in Gambia, il comandante Sandro De Simone di Silvi Marina. In queste ore l’Ital Fish di Martinsicuro è impegnata a reperire il denaro, e se tutto andrà bene già stasera Liberati potrebbe trasferirsi a Dakar, in attesa di rientrare in Italia. Liberati era il motorista del peschereccio oceanico “Idra Q”, sequestrato il 12 febbraio scorso in Gambia, e che ora potrà tornare in Italia dopo quasi 6 mesi passati tra prigione (alcuni giorni) e libertà vigilata. Il giudice di Banjul lo ha condannato a sei mesi di reclusione o al pagamento di un multa, che la società armatrice di Martinsicuro è pronta a pagare immediatamente. Il peschereccio fu sequestrato dalle autorità del Gambia perché a bordo vennero rinvenute reti da pesca con maglie inferiori a quelle stabilite dalla normativa locale. Mentre tutto l’equipaggio fu liberato il 19 maggio, il motorista Liberati dovette subire un altro processo.