Santa Barbara: anche in Abruzzo Vigili del Fuoco in festa per la Santa Patrona

Anche in Abruzzo Vigili del Fuoco in festa per la Santa Patrona celebrata oggi in tutta Italia: in onore di Santa Barbara parate, la messa e simulazioni degli interventi di soccorso tanto preziosi come ben sanno gli abruzzesi. Nella lettera del Presidente Mattarella parole di stima, riconoscenza e sincero affetto

“In occasione della Festa della Patrona, Santa Barbara, desidero rivolgere un grato pensiero a tutti i Vigili del Fuoco, interpretando i sentimenti di stima e di riconoscenza dell’intera collettività”. Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, Prefetto Laura Lega.
“Nei delicati scenari emergenziali e negli interventi di soccorso pubblico – aggiunge – le donne e gli uomini del Corpo rappresentano da sempre un solido presidio a tutela dell’incolumità delle persone e dell’integrità dei beni, dando concreta attuazione ai principi di solidarietà che ispirano la Carta Costituzionale, come evidenzia anche l’impegno in occasione dei recenti eventi calamitosi ad Ischia”.

“Lo spirito di servizio che connota la vocazione del Corpo Nazionale, costituendone un tratto distintivo – prosegue – è stato testimoniato anche dal significativo apporto offerto dal Corpo durante il periodo pandemico, per il quale è stata conferita alla Bandiera la Medaglia d’Oro al Valor Civile. Le doti di umanità e abnegazione dei Vigili del Fuoco, permanenti e volontari, nonché l’accurata professionalità, costituiscono un patrimonio a vantaggio del Paese. Ne costituisce preziosa conferma l’attività delle componenti specialistiche, tra cui quella dei nuclei di sommozzatori, di cui quest’anno si celebra il settantesimo anniversario dall’istituzione. L’azione del Corpo, oltre che nell’emergenza, si caratterizza positivamente anche con la diffusione della cultura della sicurezza e della prevenzione dei rischi sui luoghi di lavoro, nonché per la tutela del patrimonio storico-artistico e per il concorso nel contrasto agli incendi boschivi, insieme alle altre componenti del sistema di Protezione Civile. Nel ricordare in questa circostanza quanti hanno perso la vita nell’adempimento del proprio dovere, indirizzo un saluto cordiale a tutti gli appartenenti al Corpo Nazionale, ai gruppi di volontari, ai loro familiari, con gli auguri di buona festa”.

E anche in Abruzzo comandi dei Vigili del fuoco in festa come vedete dalle foto che ci giungono, in particolare, da Chieti. Preziosi come tutti gli italiani ben sanno, ringraziati come angeli nei terribili terremoti abruzzesi o nella tragedia di Rigopiano solo per citare alcune  delle migliaia di situazioni emergenziali in cui i vigili del fuoco hanno saputo soccorrere e salvare sempre con straordinaria e innata umanità.

“In occasione della celebrazione della festa di Santa Barbara, Patrona dei Vigili del fuoco, desidero esprimere a tutti gli appartenenti al Corpo Nazionale il mio più sincero e sentito ringraziamento per l’opera prestata ogni giorno al servizio del Paese e a tutela della nostra incolumità”. Lo ha detto in un messaggio il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in occasione della celebrazione della festa di Santa Barbara, Patrona dei Vigili del fuoco. “Sono convinto che questo ringraziamento sia idealmente condiviso da ogni cittadino, per il senso di vicinanza, di autentica prossimità, che i Vigili del fuoco sanno trasmettere in ogni loro azione, spesso legata a
momenti difficili per i singoli e per la collettività. Quella del Corpo, come dimostrato dagli attestati di stima e affetto di cui gode, è una storia di eccellenza, di tradizioni gloriose che hanno accompagnato sin dal momento della sua Istituzione la vita di questo Paese Il soccorso tecnico urgente, il soccorso pubblico nelle calamità di qualsivoglia portata, la difesa civile e la prevenzione incendi: la quotidianità di ciascuna di queste espressioni, ordinaria o straordinaria che sia, vive sotto la tutela dei Vigili del fuoco”.

 

 

 

Barbara Orsini: