Terminano le giornate di screening sulla popolazione scolastica, lunedì 10 gennaio in Abruzzo si torna in classe e la nostra regione entra in zona gialla. Eseguiti in Abruzzo 93.328 tamponi, i positivi rilevati sono 2.356.
“Oggi sono state riaperte le scuole dopo aver effettuato lo screening su oltre 93.000 studenti abruzzesi, pari a oltre il 7,5% dell’intera popolazione regionale, consentendo così una ripresa delle lezioni in sicurezza dopo le vacanze natalizie – ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio -.
Aver effettuato lo screening si è dimostrata una scelta lungimirante. Essere riusciti a isolare più di duemila ragazzi positivi ma asintomatici, con i dati attuali di diffusione e di contagiosità
in particolare della variante Omicron, significa aver impedito che in pochi giorni avrebbero prodotto oltre diecimila contagi”.
“Ringrazio per l’impegno e la collaborazione profusa in questi giorni gli assessori Verì e Quaresimale, l’Ufficio scolastico regionale e i dirigenti scolastici, i sindaci, i dirigenti e il personale delle Asl, i volontari della Protezione civile e delle diverse associazioni che si sono impegnati per la riuscita della campagna di screening. Abbiamo assistito a un grande esempio di collaborazione che ha permesso questo importante risultato”.
Quanto alle notevoli e reiterate pressioni, e al dibattito che si è scatenato sull’opportunità o meno di riaprire le scuole, è necessario ricordare, dice Marsilio “che questa decisione non è nelle facoltà del presidente della Regione. Il Governo ha già deciso mesi fa, adottando dei Decreti Legge in tal senso, di togliere questo potere alle regioni, riservandole solo in caso di zona rossa, e prescrivendo che le scuole debbano restare aperte il più possibile. Sorprende che a invocare la chiusura e a pressare il presidente perché adottasse una propria ordinanza siano stati anche esponenti della minoranza regionale e di quei partiti che a livello nazionale sostengono fideisticamente il Governo e che in passato non hanno mancato di crocefiggere il presidente ogniqualvolta ha provato a esprimere posizioni critiche nei confronti delle scelte del Governo”.
Sono complessivamente 93328 i test antigenici eseguiti a ieri sera in Abruzzo, nell’ambito dello screening sulla popolazione scolastica che si è svolto sul territorio regionale lo scorso fine settimana. I positivi rilevati sono stati 2356, pari al 2.5 per cento. L’adesione, invece, è stata pari al 60 per cento, rispetto ad una popolazione target pari a 154311 persone.
Nel dettaglio nella Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila sono stati eseguiti 21479 test e rilevati 419 positivi (1.9 per cento), con un’adesione pari al 70 per cento rispetto alla popolazione target di riferimento pari a 30667; nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti su 34510 test, i positivi individuati sono stati 979 (2.8 per cento), con un’adesione pari al 65 per cento rispetto alla popolazione target di 53063; nella Asl di Pescara 18453 test hanno consentito di scoprire 428 positivi (2.3 per cento), con un’adesione pari al 48 per cento rispetto alla popolazione target di 38500; nella Asl di Teramo i test effettuati sono stati 19176, i casi positivi emersi 530 (2.7 per cento), con un’adesione del 59 per cento sulla popolazione target di 32081.
Le regole: Dal 10 gennaio i tempi per la somministrazione della dose booster diventano più brevi, rendendo possibile inocularla dopo 4 mesi.
GREEN PASS – Il certificato verde rafforzato sarà obbligatorio da domani tranne che nei negozi e per i servizi essenziali. Già indispensabile per salire su treni, insieme alla mascherina Ffp2, ora è necessario per bus, metro e tutti gli altri mezzi di trasporto, per mangiare anche nei locali all’aperto (oltre che in quelli al chiuso, come già previsto), per entrare in alberghi, andare a fiere, usufruire di impianti sci, nei luoghi di svago e della socialità. Quello base, ottenibile anche con un tampone, poi, dal 20 gennaio serve per accedere ai servizi alla persona, dai barbieri, ai parrucchieri, agli estetisti. Dal primo febbraio il super green pass avrà durata 6 mesi calcolati dall’ultima dose di vaccino ricevuta. Sempre dal primo febbraio, il certificato base è necessario per accedere uffici
pubblici, servizi postali, bancari e finanziari, e alle attività commerciali, tranne che per quelli legati a esigenze essenziali e primarie della persona.
SCUOLA – Anche in Abruzzo lunedì 10 gennaio si torna a scuola. In quella dell’infanzia, le maestre devono indossare le mascherine Ffp2. Stesso obbligo nelle classi delle primarie e secondarie dove ci siano alunni che non hanno la mascherina perché esentati per specifici motivi. Alle materne, in presenza di un positivo in classe, scatta la sospensione delle attività per 10 giorni, mentre alle elementari con un solo caso si applica la sorveglianza, che prevede un tampone al primo e al quinto giorno dalla scoperta del caso, e con due si va in dad per 10 giorni. Per medie e superiori la norma prevede invece tre diversi step: con un caso di positività si continua ad andare a scuola in presenza e si applica l’auto-sorveglianza e l’obbligo di mascherine Ffp2; con due casi chi è vaccinato con il booster o guarito da meno di 4 mesi resta in classe, i non vaccinati e i vaccinati e guariti da più di 120 giorni vanno invece in dad; con 3 positivi, tutta la classe resta a casa e segue le lezioni da remoto per un tempo massimo di 10 giorni. Fino alla fine di febbraio nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, gli studenti che dovranno fare autosorveglianza potranno essere sottoposti a test gratuitamente.