Come se non bastasse il Covid, ora ci si mette anche il vaiolo delle scimmie con la stessa Oms che dichiara lo stato di emergenza sanitaria globale. Niente allarmismi ma allerta sì. Intanto in Abruzzo è stato registrato proprio ieri il primo caso. Un 40 enne teramano di ritorno dalla Spagna che è ora ricoverato al Mazzini, le sue condizioni non sarebbero gravi
La conferma dell’infezione è arrivata dalle analisi eseguite nel laboratorio di microbiologia e virologia dell’ospedale di Pescara diretto dal professor Paolo Fazii, individuato quale centro di riferimento regionale dal Servizio Prevenzione sanitaria del Dipartimento Sanità. L’uomo è ricoverato nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Teramo ed è sottoposto allo specifico protocollo di profilassi sanitaria.
E il primario di Malattie Infettive del Mazzini, Antonella D’Alonzo con il dottor Luigi Falconi, ha avuto l’intuito, viste le condizioni del 40enne, di rivolgersi al laboratorio di Pescara per avere la conferma sul caso. Quanto alla possibilità di un vaccino in Italia, al momento il Ministero non ha previsto l’organizzazione di alcuna campagna di vaccinazione: “Grande attenzione, ma l’epidemia è sotto controllo”. Non solo, l’Oms dice che da soli i vaccini non bastano ma occorrono comportamenti corretti. Ci sono poi i farmaci anti virali per la cura della malattia.
L’assessorato regionale alla Sanità ha attivato tutte le procedure di intervento per il vaiolo delle scimmie già dallo scorso maggio, inviando alle Asl le linee guida ministeriali e provvedendo all’individuazione del laboratorio di riferimento regionale. L’ultima ordinanza del ministero della Salute è stata pubblicata ieri in Gazzetta Ufficiale e prevede che sia il medico di medicina generale a segnalare, entro 12 ore, il caso sospetto alla Asl competente per territorio. Sarà poi la Asl a disporre i necessari accertamenti diagnostici e ad inserire, entro le successive 24 ore, i dati sanitari sulla piattaforma Premal.