A Cesena finale beffardo ma il Pescara è vivo e in crescita

A Cesena finale beffardo ma il Pescara è vivo e, al cospetto della super capolista da ieri in B con 4 turni d’anticipo, fa un figurone. Biancazzurri solidi e ordinati nel primo tempo, coraggiosi nella ripresa. Peccato!

Disattenzione finale pagata a caro prezzo. Errori di Franchini (pessimo impatto) e di Milani. Subentrato a Dagasso (il migliore), l’ex Cesena provoca la punizione da cui nasce il gol vittoria dei romagnoli.

Sullo spiovente di Donnarumma, il terzino biancazzurro perde la marcatura di Pierozzi che decide la sfida. Plizzari ci arriva ma non basta. Deviazione sul palo, carambola sulla testa e pallone in rete. Nella dinamica, davvero sfortunato l’estremo biancazzurro.

Il Pescara disputa una partita di corsa e sacrificio. Nel primo tempo la super capolista Cesena sbatte contro il muro eretto con organizzazione da Brosco e compagni.

Reparti stretti, centrocampisti sempre vicini e pronti a fare legna, esterni d’attacco che ripiegano in fase di non possesso.

Romagnoli mai concretamente pericolosi, biancazzurri sì con Cuppone, soprattutto con un gran destro di controbalzo di Aloi che lambisce la traversa.

Nel secondo tempo, il Pescara alza il baricentro e cresce nella proposta di gioco. I due esterni, Merola e Accornero, vengono a giocare tra le linee. C’è più intraprendenza, più qualità.

Grida ancora vendetta il palo scheggiato da Accornero dopo la deviazione di Donnarumma. È stata l’occasione più limpida della gara al termine di una splendida combinazione tra Merola e l’attaccante di proprietà del Genoa.

In difesa molto reattivo Floriani,  provvidenziale se non decisivo in un paio di chiusure su Pieraccini e Corazza.

Poi, è chiaro, il pensiero va inevitabilmente rivolto alle lacune di inizio stagione non colmate a gennaio. Evidente, infatti, la mancanza di una prima punta di ruolo che nei momenti di pressione avversaria tenga palla per fare salire la squadra.

Certo, perdere una gara sulla carta proibitiva per una disattenzione evitabile, a 3′ dall’epilogo, fa male. Il punto in più, è vero, non avrebbe dato granché in termini di classifica ma tantissimo sul piano dell’autostima.

Resta, tuttavia, il buonissimo approccio lavorativo di Cascione. È la base da cui ripartire, migliorandola, in vista dei play off non ancora blindati.

Raggiungere il quinto posto è oggettivamente complicato. A 4 giornate dall’epilogo della stagione i punti di ritardo dal Gubbio sono 6. In realtà 7 se consideriamo lo scontro diretto a sfavore.

Addirittura mercoledì prossimo, la Juventus Under 23, in caso di vittoria nel recupero con l’Entella, aggancerebbe al sesto posto proprio i biancazzurri che, invece, torneranno in campo lunedì 8 aprile. Ospite del Pescara all’Adriatico (ore 20,45) l’Entella di Fabio Gallo.

Complimenti al Cesena. Risorse finanziarie sì, ma anche programmazione e lavoro di altissimo livello svolto nel settore giovanile che ha dato alla prima squadra 5/6 ragazzi di prospettiva, comunque protagonisti nell’attuale campionato.

Ci riferiamo ai vari Pieraccini (2004), Francesconi (2004), Berti (2004), David (2004), Giovannini (2005), soprattutto a Cristian Shpendi (2003) re dei bomber dell’intera Lega Pro con 20 gol senza rigori.

In campo, poi, i numeri del Cesena sono stati strabilianti: 27 vittorie in 34 partite, migliore attacco (72) e difesa meno perforata (17) di tutta la serie C. Contro il Pescara, ventiduesima gara senza subire gol.

In casa 15 successi e 2 pareggi, 41 reti realizzate, 7 subite, l’ultima al “Manuzzi” lo scorso 17 dicembre nel confronto con la Torres.

Il Cesena esattamente come il Catanzaro di Vivarini. La scorsa stagione, dopo 34 incontri, i calabresi avevano totalizzato 87 punti, uno in più dei romagnoli di Domenico Toscano che da allenatore ha centrato la quarta promozione in B. In precedenza, e in ordine cronologico, alla guida della Ternana (2011/12), del Novara (2014/15) e della Reggina (2019/20).

Stessa cosa dicasi per l’attaccante Simone Corazza fedelissimo di Toscano con cui ha vinto la C a Novara, Reggio Calabria e, appunto, Cesena. Altra promozione in B con la maglia dell’Alessandria nel 2020/21 (allenatore Moreno Longo).

Tra gli artefici ovviamente, il d.s. Fabio Artico che col Pescara ha collezionato 31 presenze e 5 gol tra il 2000 e il 2002. Per l’ex attaccante si tratta della seconda promozione in B dopo quella centrata tre anni fa (2020/21) da d.s. dell’Alessandria.

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