Ascoli Pescara. Il “Del Duca” si conferma tabù per i biancazzurri. Zero punti nelle ultime nove partite. Ma questa è la sconfitta più bruciante. L’analisi di Oddo
“La migliore partita fino al gol- afferma il giovane tecnico biancazzurro- poi abbiamo sofferto la loro fisicità, le loro palle lunghe. Tre tiri subiti, tre gol. Siamo stati dei polli. Sono amareggiato, perchè a questo punto avremmo potuto essere al comando della graduatoria. E invece siamo a metà classifica. Ci facciamo male da soli. Perdere, così, è inconcepibile. Eravamo un po’ stanchi. Non riuscivamo ad accorciare come nel primo tempo e nella prima parte della ripresa. L’Ascoli ci allungava con i palloni lanciati dalle retrovie. Abbiamo fatto fatica a ripartire, ad accompagnare l’azione. Non solo: dobbiamo imparare ad essere un po’ più altruisti. Se lo fossimo stati, il match sarebbe finito in maniera diversa. Loro sono stati bravi a sfruttare gli episodi e, nel finale, hanno dimostrato maggiore cattiveria agonistica. I gol subiti erano evitabili. Un po’ di sfortuna in occasione del raddoppio di Giorgi( tiro deviato da Crescenzi che ha spiazzato Fiorillo). I cambi sono stati obbligati. Benali, Bruno e Caprari non ne avevano più. I sostituti( Torreira, Valoti e Mitrita) hanno fatto il possibile. Bisogna fare tesoro degli errori commessi e ripartire”.
Così il tecnico dei bianconeri, al secondo successo consecutivo,Mario Petrone
“Nel primo tempo il Pescara ha dominato con un gran pressing. Non ci è riuscito nulla. Nella ripresa, specie dopo lo svantaggio, abbiamo avuto il merito di crederci. Siamo usciti fuori fisicamente. Dimostrazione di maturità. Ritengo che la vittoria sia meritata. Faccio i complimenti al Pescara. Squadra di qualità. Per questo i tre punti ottenuti sono estremamente significativo”.
Sabato prossimo altra trasferta per i biancazzurri di scena al “Provinciale” di Trapani contro l’undici dell’ex Serse Cosmi (tuttora imbattuto) che ieri ha espugnato Salerno grazie ad un gol di Citro.