Cesena Pescara. Oddo ” Non siamo maturi”

Cesena Pescara. Biancazzurri non pervenuti, mai in partita. Monologo romagnolo. Aresti super. Un paio di spunti di Caprari e nulla più. Fallito esame di maturità.

Vittoria strameritata del Cesena. La chiave: il pressing feroce, asfissiante. Manovra avvolgente, cambi di gioco, sovrapposizioni continue. Il marchio di fabbrica delle squadre di Drago. Pescara incapace di adottare le giuste contrarie. Senza le parate di Aresti, il passivo sarebbe stato ben più pesante. Di qui, il rammarico: un solo gol di scarto, figlio dell’ormai cronica distrazione su palla inattiva sfruttata dall’ex più temuto, Antonino Ragusa. Sua la rete che ha deciso il match al 12′ del primo tempo. Le dichiarazioni di Oddo e del Presidente Daniele Sebastiani

“Non siamo riusciti- ha affermato il giovane tecnico biancazzurro- a fare quello che avremmo dovuto fare, ovvero giocare palla a terra. Fisicamente il Cesena ci ha sovrastato, così come sul piano del palleggio. Sono convinto che non siamo assolutamente inferiori ai romagnoli, anzi…se avessimo giocato da Pescara, non sarebbe finita così. Non eravamo sereni. Non ne comprendo i motivi. Quando dite che la squadra è matura, non sono affatto d’accordo. Non è così. Nei momenti difficili, ci adagiamo. Non facciamo nulla per cambiare l’inerzia della partita. Eravamo lunghi. Avevo chiesto un certo tipo di rotazione in fase di non possesso col play che uscisse alto, ma la difesa era troppo bassa. Quando si crea il buco tra difesa e centrocampo, si fa fatica perchè non arrivano puntuali nè i difensori, nè i centrocampisti. Ogni volta che siamo sul punto di fare il salto di qualità, arriva invece la giornata buia. Con Torreira volevo più passo e maggiore aggressività. Ho cercato, con l’ingresso di Valoti, di allargare il gioco. Ho inserito Cocco per sfruttare il gioco aereo., ma l’abbiamo fatto poco e male. Non usciamo ridimensionati. C’è, però, da migliorare. Possiamo fare molto di più. Abbiamo fallito per la prima volta contro una grande? Bisogna vedere se il Cesena lo è davvero. Sicuramente una buona squadra l’undici di Drago che ha vinto meritatamente. Su questo non ci sono dubbi, ma ci abbiamo messo molto del nostro. Dobbiamo cancellare la faccia negativa di ieri sera, di Novara e di qualche altra partita. Io, però, continuo a pensare positivo”.

Così il Presidente Daniele Sebastiani

” A volte sembriamo il Barcellona. In altre occasioni, come a Cesena, siamo simili ad una banda di scappati di casa. Se non giochiamo palla a terra, non andiamo da nessuna parte. Sembravamo degli addormentati. Aresti è stato il migliore in campo. Ho detto tutto. Ogni tanto prendere qualche schiaffo è salutare. Ci aiuta a crescere”.

Prossimo turno, sabato 5 dicembre( ore 15) all’ Adriatico contro lo Spezia del neo tecnico Domenico Di Carlo sconfitto in casa dal Crotone( 0-1 rete su rigore di Stoian). Nell’altro anticipo la Pro Vercelli ha espugnato l’ “Arechi” di Salerno( 1-2 doppietta di Mustacchio). Per i campani aveva riequilibrato momentaneamente il punteggio Alfredo Donnarumma al quinto sigillo consecutivo nelle ultime quattro partite. Per i piemontesi, letteralmente rivitalizzati dal tecnico Claudio Foscarini, quarto successo negli ultimi cinque incontri.

Il servizio:

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Massimo Profeta: