Pescara Cagliari. Domani l’attesa sfida dell’Adriatico. Arriva la capolista grandi firme che recupera Sau. Dirige Maresca di Napoli.
L’attaccante rossoblu dovrebbe, tuttavia, ripartire dalla panchina. Da una parte, dunque, la regina, tuttora imbattuta, del campionato( miglior attacco come il Livorno con 13 gol), dall’altra una squadra, il Pescara, dalla mentalità propositiva. Un match, insomma, almeno in teoria, avvincente e spettacolare. Prima convocazione per l’argentino Hugo Campagnaro che ricomincia dalla panchina. I dubbi: Fiamozzi – Crescenzi in difesa. A centrocampo, assente Memushaj causa squalifica, uno tra Selasi e Benali nel cuore del reparto completato da Verre e Mandragora preferito a Torreira nel ruolo di metronomo. Tra le linee, conferma per Valoti alle spalle del tandem d’attacco Cocco- Lapadula. Tra gli indisponibili oltre al già citato Memushaj, anche Sansovini, Mignanelli e probabilmente Bunoza che, nella seduta di ieri, si è procurato una forte contusione al ginocchio dopo uno scontro di gioco con Torreira. Alle ore 14, al “Poggio” conferenza stampa pre-partita di Massimo Oddo. A seguire rifinitura.
Di contro, Rastelli che deve rinunziare all’infortunato Giannetti, recupera, come ricordato dianzi, Marco Sau( difficile, però, il suo impiego dal primo minuto). Anche in questo caso diversi punti interrogativi nel 4-3-1-2 di partenza. Al centro della difesa, Salamon, lo sloveno Krajnc (ex Cesena) e Capuano in lizza per due maglie. Balzano terzino destro e ballottaggio, sul versante opposto, tra Murru, Pisacane e il rientrante Barreca. In mediana Di Gennaro metodista, Dessena e uno tra Joao Pedro e Deiola( ex Tuttocuoio) mezze ali. Diego Farias nella terra di nessuno a ridosso di Melchiorri e Cerri. Un attacco, dunque, per la serie B di altissimo lignaggio. Fondamentale inaridire, quanto meno limitare, la fonte del gioco sardo, ovvero Davide Di Gennaro che nel doppio ruolo di regista- rifinitore, se al top della forma, in categoria non ha rivali. Tra l’altro Il sinistro del ventisettenne fantasista cresciuto nel Milan può essere letale. Di certo, il Pescara non partirà favorito ma neanche battuto. Una sfida che misurera’ le ambizioni dei biancazzurri. Di sicuro servirà ben altra prestazione rispetto a quella tutt’altro che brillante offerta a Vicenza.